Care Colleghe e cari Colleghi,
mi inserisco nella discussione più generale avviata dopo il congresso di Pescara riguardo una sorta di “mancanza di chiarezza” che sembrerebbe essersi creata per qualcuno di noi in merito alla definizione delle modalità per diventare socia della SITCC.
Mi sembra che una lettura attenta - e relativa conoscenza - dell’attuale statuto della nostra Società (in vigore dal 2017 nell’ultima versione) consenta di trovare buona parte di ciò che serve a definire ciò che è sembrato ad alcuni poco chiaro.
L’articolo 2 infatti definisce l’oggetto della Società: e cioè la SITCC “Promuove le attività che possano portare a un approfondimento degli aspetti clinici, teorici e applicativi
dell’approccio cognitivo comportamentale ai problemi psicologici” (il sottolineato è mio, ndr). Credo non sia possibile interpretare in tanti modi diversi quali siano le Scuole di Psicoterapia del MUR si fa riferimento nell’articolo 3. Non tutti i percorsi di formazione delle Scuole MUR sono validi per accedere alla categoria di Socio Ordinario.
A questo va aggiunto che nella parte finale dell’articolo 3, dopo la descrizione dei Soci onorari, forse è sfuggito che nel penultimo capoverso si dice: “In via straordinaria il Comitato Scientifico e Didattico può proporre all’Assemblea dei Soci Didatti l’attribuzione della qualifica di Socio Ordinario a un iscritto che ne faccia richiesta e che possa documentare
una pluriennale e qualificata esperienza nell’approccio terapeutico comportamentale e/o cognitivo”(il sottolineato è sempre mio, ndr).
Questo significa innanzitutto che non abbiamo perso - per fortuna -l’anima identitaria della Società. Anche se non penso vi siano schiere di psicoterapeuti lacaninani o adleriani, per citarne due su tutti e con tutto il rispetto, nell’attesa fervente di poter entrare nella SITCC.
E significa anche che esiste già un percorso per richiedere la qualifica di Socio Ordinario passando attraverso la valutazione del CSD prima e dell’Assemblea dei Didatti poi. Ovviamente superando i criteri indicati sopra che ci riportano all’oggetto specifico della SITCC.
C’è anche uno storico riguardo le modifiche apportate allo stesso Statuto. Personalmente ho ben presente quella del 2020, avendone curato la pubblicazione cartacea sull’allora Newsletter Sitcc che seguiva la pubblicazione del 1991 (per i collezionisti: NL Sitcc n. 15 del 1991, supplemento e nn. n. 36-37 del 2000).
Per quanto riguarda le qualifiche dei Soci sono state eliminate alcune parti, mantenute altre e/o aggiunte.
Se pensiamo ai soci aderenti, ad esempio, potevano e - mi risulta tuttora- possano rientrare anche coloro che non hanno un’abilitazione alla psicoterapia, psicologi e medici. E ancora nel 2020 sempre in questa categoria sono stati aggiunti anche i soci collettivi (persone giuridiche) e quindi enti, istituti o associazioni. L’esclusione al voto è sempre stata presente anche nelle versioni precedenti dell’attuale Statuto, per ovvie ragioni appena citate.
La storia e la conoscenza di ciò che c’è e di ciò che è stato non è finalizzata dal mio punto di vista a mantenere lo status quo. Il lavoro che è stato fatto dai diversi Direttivi - e da noi soci che abbiamo votato le proposte di modifica - nei decenni passati è stato orientato sempre a un rinnovamento che è fisiologico all’interno di una Società come la nostra che deve svilupparsi ed evolvere per sua natura. Tuttavia non può prescindere dalla conoscenza di ciò che è, e per me deve rimanere, la sua natura identitaria.
Se sono su una bellissima nave e mi sto muovendo verso Sud, che è anche il motivo per cui l’ho scelta, sono anche disponibile a considerare un leggero spostamento verso sud-est o sud-ovest dal momento che ho scoperto che nuove terre sono comparse e la mappa è stata aggiornata. Sempre verso Sud sono diretta e quindi non faccio fatica a riconoscermi in essa. Curiosa anche di conoscere ciò che di nuovo arriva. Diverso è se la rotta viene modificata verso Nord. Molte navi sono già salpate in quella direzione e non c’è ragione di “dirottare” quella su cui mi trovo.
Allo stesso tempo, colgo l’entusiasmo e il desiderio di essere ancora più attivi da parte di alcune socie e soci che ho letto nei messaggi del forum e in altri scambi via e-mail. È da molto tempo che non si raccoglieva un moto di questo tipo. Bisogna essere pronti ad accogliere queste nuove energie.
Tuttavia penso che l’approccio nel valutare, riflettere e discutere su eventuali cambiamenti debba essere più “sistemico” senza parcellizzare o frammentare la riflessione a singole categorie di soci ad esempio o al solo diritto al voto che mi rendo conto sia una parte fondante nel partecipare alla vita societaria. Ma non l’unico dell'attività nella vita societaria.
Bisogna in ogni caso conoscere le fondamenta prima e soprattutto come sono state costruite. Per le qualifiche dei Soci, ad esempio, l’affiliazione progressiva è stata pensata mediante un percorso dove la formazione e quindi anche le Scuole svolgono un ruolo nell’essere “territorio” dove la conoscenza della Società e la promozione dei suoi obiettivi vengono coltivati. Le Scuole non sono l’unico “territorio” in tal senso. Per noi sono vitali le Sezioni Regionali con le colleghe e i colleghi che si impegnano in modo sistematico nel promuovere le finalità della Sitcc. E non da ultimo i singoli soci e/o gruppi di soci che spendono energie in sinergia con le Sezioni Regionali o il Direttivo nazionale. E questo nella direzione che l’articolo 2 stabilisce per la SITCC in: “svolge attività didattica, di ricerca, editoriale e informativa…promuove la formazione, la qualificazione e l’aggiornamento degli operatori che si dedicano agli aspetti teorici, clinici e applicativi della psicoterapia cognitivo-comportamentale…..stabilisce contatti e collaborazioni partecipando ad ogni iniziativa ritenuta utile al conseguimento dell’oggetto sociale”.
Nell’accogliere i nuovi stimoli che stanno arrivando, è necessario dal mio punto di vista che il Presidente e il Direttivo diano mandato agli organi istituzionali della Società che sono deputati a trattare questo tipo di materia, complessa e delicata, in modo tale che ad esempio si riesca a recuperare ciò che è rimasto tacito nei diversi passaggi di “snellimento” sullo Statuto. E si rinnovino allo stesso tempo gli aspetti fondanti della Società. Anche con l’aiuto delle nostre e i nostri Past-President. Per proseguire poi sulla base di un’auspicabile maggior chiarezza e conoscenza condivisa con un ampio confronto e un dibattito sia nell’Assemblea dei Didatti sia nell’Assemblea generale dei Soci.
Un caro saluto
Rita Bisanti
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Dott.ssa Rita Bisanti,Psicologa, Specialista in Psicologia Clinica e
Psicoterapeuta. Didatta SITCC. Didatta-Formatrice CTC, Como-Milano.
Direttrice Scientifica, STPC, Torino. Cell. 3488230304,
rita.bisanti@alice.it