Chiarimenti

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Re: Chiarimenti

da angelo maria inverso » 09 gen 2025, 12:17

Carissimi colleghi,
ho esitato a lungo a inserirmi in questo file per disorientamento e incompetenza sugli aspetti normativi. Lo faccio per esprimere il mio pieno sostegno e la mia alta stima al direttivo.
Non credo che i colleghi del direttivo abbiano bisogno della mia difesa, ma la voglio fare ugualmente.
Ammettiamo pure che nel nostro statuto vi siano ambiguità, può essere? Si, può essere. Ebbene in tutte le norme, regolamenti, statuti, leggi, etc per il fatto che nessun testo scritto assorbe in sè la totalità dei significati (questo credo che sia noto a tutti gli psicoterapeuti), esistono istanze interpretative (tribunali, corti, comitati, etc.) che interpretano "autenticamente" le ambiguità. Il nostro direttivo ha esercitato autorevolmente e legittimamente questo compito e, a mio avviso, del tutto correttamente.
Questo direttivo forse non è il migliore di sempre, ma è uno dei migliori in cui mi sono imbattuto nella mia lunga militanza in SITCC, che sempre viva, e non merita i rilievi irriguardosi che gli vengono rivolti! Non oso di più.
Detto questo vorrei aggiungere che le mail di recriminazione, specialmente le ultime, pongono un interrogativo su chi sia lo psicoterapeuta SITCC. Il tema dell'identità mi sembra furoreggi e il nostro prossimo congresso, che avrà per tema l'identità, potrebbe prevedere una sessione sull'identità degli psicoterapeuti SITCC : esiste una specifica identità? e se sì, quali radici, da che prospettiva guardano i problemi, come si costruisce, quali sono gli aspetti distintivi?
Buon 2025
Angelo Inverso

Re: Chiarimenti

da Direttivo SITCC » 09 gen 2025, 09:57

Gentile collega,
ci dispiace molto sentire frasi come “ …far parte di una società che per inusitati motivi assume caratteristiche a dir poco “ambigue” perché questo è molto offensivo per il lavoro che svolgiamo per la nostra società.
Non è stato fatto nessun “casino”, nessuna confusione. Le regole sono chiare. Gli aderenti non hanno diritto al voto. Se nel frattempo sono diventati soci ordinari devono essere i soci, a chiedere che sia aggiornata la loro posizione. Non dobbiamo essere noi a verificare e aggiornare la posizione di ogni socio.
Non so cosa immagini che accada nelle elezioni di un direttivo, forse una sorta di moto carbonaro? È chiaro che alcuni candidati vengono eletti perché hanno un numero maggiore di voti da gruppi ampi all’interno della società.
In Sitcc non era mai stata sollevata la questione dei voti dei soci aderenti, quindi è un bene che sia emerso.
Pertanto nella nostra mail del 23/12 dopo esserci riuniti e dopo avere approfondito la questione, abbiamo chiarito che è necessario modificare la posizione dei soci per potere votare. Pertanto come riportato nella mail di cui sopra “Chi, ricevendo conferma di iscrizione alla SITCC con la qualifica di Aderente non abbia comunicato di possedere i requisiti per essere Socio Corrispondente (iscritto ad una scuola di psicoterapia riconosciuta dal MIUR) o Socio Ordinario (che abbia completato come Corrispondente un corso formativo in una scuola di psicoterapia riconosciuta dal MIUR), risulta non avere diritto di voto.
Chiediamo quindi a tutti, al momento del rinnovo della quota associativa, di verificare la loro qualifica. Sarà nostra cura modificare la scheda di iscrizione al fine di rendere più chiare le modalità di acquisizione della qualifica di associato”.
Chiediamo pertanto ai soci di non avere atteggiamenti polemici e apertamente inquisitori utilizzando un linguaggio non appropriato ad una assemblea di una società scientifica.

Re: Chiarimenti

da VITO LUPO » 08 gen 2025, 11:34

Buongiorno,
mi riaggancio alle email di Nicole Adami e di Marinella Magnani con le quali mi trovo in forte sintonia,
anche io mi chiedo a questo punto che senso abbia continuare a far parte di una società che per inusitati motivi assume caratteristiche a dir poco "ambigue".

A che ci serve? A quale scopo? Per partecipare ai congressi? Per fare invii o cercare stanze in fitto?

Tutto questo non serve a placare il mio bisogno di appartenenza che posso benissimo trovare altrove in modo molto più stimolante e che mi piacerebbe che da una società nazionale come la SITCC fosse soddisfatto in modo "trasparente".

A questo punto il direttivo farebbe molto più bella figura ad ammettere di aver fatto "un casino", in buona o cattiva fede non è importante, può capitare, e di rifare le elezioni, semplice e risolutivo.

Salvate la faccia e dignità.

Sono profondamente deluso e amareggiato.
Saluti
VIto Lupo

Re: Chiarimenti

da Marinella Magnani » 07 gen 2025, 16:35

Sottoscrivo parola per parola quanto detto da Nicole Adami. Socia SITCC dal 2016, proveniente da una scuola AIAMC (specializzata in psicoterapia nel 2011), anche io ho seguito la procedura di iscrizione online e sono stata identificata automaticamente come socia aderente, provando all'epoca una certa perplessità che forse non ho ascoltato come meritava, e che poi ho lasciato in un angolo senza più indagarla... C'è stata una prima fase in cui ho partecipato in maniera decisamente più attiva alla vita della Società, soprattutto seguendo diversi eventi formativi nei primi anni; nel tempo, effettivamente, come per altri è accaduto, il mio rapporto con la SITCC si è limitato alla ricezione delle mail con offerta di studi in affitto e ricerca di colleghi per invii, e mi sono sentita sempre più distante da ciò che accadeva al suo interno.

Trovando ora in diversi colleghi una condivisione e conferma delle mie perplessità iniziali, accompagnate dalla scoperta dell'impossibilità di accedere al voto per quella che in fondo è banale confusione di tipo burocratico (ma che diventa determinante e tutt'altro che banale nel momento in cui si configura come limite alla partecipazione attiva e incisiva del singolo socio) sento crescere questo senso di distanza; se già mi suonava come stonata la definizione di "socio aderente", per utilizzare un gioco di parole, ora mi percepisco decisamente come "socio scollato", ed è quindi giunto il tempo di non rinnovare l'iscrizione e salutare la SITCC dopo questi nove anni... Con molti di voi ci rivedremo e risentiremo certamente altrove, più vicini e partecipi e forse perfino in carne ed ossa.

Un affettuoso saluto a tutti voi,
Marinella Magnani

Re: Chiarimenti

da Nicole Adami » 07 gen 2025, 10:58

Il punto chiave di questa discussione è che le modalità di iscrizione alla SITCC sono poco chiare.

Il modulo di iscrizione alla SITCC sul sito non è chiaro, perchè nel momento in cui si fa richiesta di iscrizione viene richiesta la scuola di provenienza, quindi se uno è specializzato CBT lo specifica all'atto della domanda di iscrizione.

Io mi sono iscritta nel 2020 alla SITCC tramite modulo online dal sito, a cui è seguita una risposta dalla segreteria che mi diceva che dovevo pagare 50€ come socio aderente.
Arrivo da una scuola Aiamc, ovviamente CBT, quindi in teoria ho i requisiti per essere socio ordinario.
Ma la segreteria in automatico mi ha processata come socio aderente. Perchè?

Se è a mio carico il dover dimostrare di avere i requisiti, sarebbe utile scriverlo nel modulo di iscrizione e richiederne le prove, altrimenti diventa pregiudizievole per la Società, che mi definisce socio aderente a priori ma non si capisce sulla base di cosa, visto che è in contrasto con lo statuto stesso.
In che modo si iscrivono alla SITCC i colleghi che provengono da scuole di SPECIALIZZAZIONE del circuito SITCC? La fanno direttamente dalla scuola?

Io credo che ci sia un problema di tipo sia burocratico che di statuto a monte non indiferrente, soprattutto perchè la platea elettorale viene limitata all'origine in modo poco chiaro.

Cordialmente
Nicole Adami

Re: Chiarimenti

da francesca cavallo » 06 gen 2025, 21:19

In risposta ad Eugenio Giommi.

Gentilissimo, sicuramente alcuni non leggono lo statuto e al momento dell'iscrizione selezionano posizioni errate.

Tuttavia, la discussione qui riportata, è nata dal fatto che diversi soci psicoterapeuti, cognitivi, proprio perchè avevano letto lo statuto, hanno chiesto di passare a corrispondenti.

A queste persone è stato risposto che non era possibile perchè non provenienti da Scuole afferenti alla SITCC e non è stato per loro possibile votare.

Queste persone, che hanno letto lo statuto, non hanno trovato questa regola (regola appunto "erronea" perchè non presente nello statuto).

Ad oggi, lo Statuto SITCC permette la qualifica di Socio Corrispondente ed Ordinario a tutti gli psicoterapeuti formatisi in Scuole di Specializzazione in Psicoterapia riconosciute dal MUR, regola corretta, equa e democratica, per una Società Scientifica per l'appunto riconosciuta dal MUR.

Ecco perchè, probabilmente, è nata questa discussione, per l'appunto chiamata "Chiarimenti".

Re: Chiarimenti

da Giancarlo Dimaggio » 06 gen 2025, 21:04

Cara Rita da quello che ho capito dalla tua email va bene che diventi ordinario chiunque ha fatto una scuola cognitivista anche non SITCC. Cosa sulla quale mi troveresti molto d'accordo
Giancarlo Dimaggio

Re: Chiarimenti

da Rita Bisanti » 06 gen 2025, 17:53

Care Colleghe e cari Colleghi,
mi inserisco nella discussione più generale avviata dopo il congresso di Pescara riguardo una sorta di “mancanza di chiarezza” che sembrerebbe essersi creata per qualcuno di noi in merito alla definizione delle modalità per diventare socia della SITCC.
Mi sembra che una lettura attenta - e relativa conoscenza - dell’attuale statuto della nostra Società (in vigore dal 2017 nell’ultima versione) consenta di trovare buona parte di ciò che serve a definire ciò che è sembrato ad alcuni poco chiaro.
L’articolo 2 infatti definisce l’oggetto della Società: e cioè la SITCC “Promuove le attività che possano portare a un approfondimento degli aspetti clinici, teorici e applicativi dell’approccio cognitivo comportamentale ai problemi psicologici” (il sottolineato è mio, ndr). Credo non sia possibile interpretare in tanti modi diversi quali siano le Scuole di Psicoterapia del MUR si fa riferimento nell’articolo 3. Non tutti i percorsi di formazione delle Scuole MUR sono validi per accedere alla categoria di Socio Ordinario.
A questo va aggiunto che nella parte finale dell’articolo 3, dopo la descrizione dei Soci onorari, forse è sfuggito che nel penultimo capoverso si dice: “In via straordinaria il Comitato Scientifico e Didattico può proporre all’Assemblea dei Soci Didatti l’attribuzione della qualifica di Socio Ordinario a un iscritto che ne faccia richiesta e che possa documentare una pluriennale e qualificata esperienza nell’approccio terapeutico comportamentale e/o cognitivo”(il sottolineato è sempre mio, ndr).
Questo significa innanzitutto che non abbiamo perso - per fortuna -l’anima identitaria della Società. Anche se non penso vi siano schiere di psicoterapeuti lacaninani o adleriani, per citarne due su tutti e con tutto il rispetto, nell’attesa fervente di poter entrare nella SITCC.
E significa anche che esiste già un percorso per richiedere la qualifica di Socio Ordinario passando attraverso la valutazione del CSD prima e dell’Assemblea dei Didatti poi. Ovviamente superando i criteri indicati sopra che ci riportano all’oggetto specifico della SITCC.
C’è anche uno storico riguardo le modifiche apportate allo stesso Statuto. Personalmente ho ben presente quella del 2020, avendone curato la pubblicazione cartacea sull’allora Newsletter Sitcc che seguiva la pubblicazione del 1991 (per i collezionisti: NL Sitcc n. 15 del 1991, supplemento e nn. n. 36-37 del 2000).
Per quanto riguarda le qualifiche dei Soci sono state eliminate alcune parti, mantenute altre e/o aggiunte.
Se pensiamo ai soci aderenti, ad esempio, potevano e - mi risulta tuttora- possano rientrare anche coloro che non hanno un’abilitazione alla psicoterapia, psicologi e medici. E ancora nel 2020 sempre in questa categoria sono stati aggiunti anche i soci collettivi (persone giuridiche) e quindi enti, istituti o associazioni. L’esclusione al voto è sempre stata presente anche nelle versioni precedenti dell’attuale Statuto, per ovvie ragioni appena citate.
La storia e la conoscenza di ciò che c’è e di ciò che è stato non è finalizzata dal mio punto di vista a mantenere lo status quo. Il lavoro che è stato fatto dai diversi Direttivi - e da noi soci che abbiamo votato le proposte di modifica - nei decenni passati è stato orientato sempre a un rinnovamento che è fisiologico all’interno di una Società come la nostra che deve svilupparsi ed evolvere per sua natura. Tuttavia non può prescindere dalla conoscenza di ciò che è, e per me deve rimanere, la sua natura identitaria.
Se sono su una bellissima nave e mi sto muovendo verso Sud, che è anche il motivo per cui l’ho scelta, sono anche disponibile a considerare un leggero spostamento verso sud-est o sud-ovest dal momento che ho scoperto che nuove terre sono comparse e la mappa è stata aggiornata. Sempre verso Sud sono diretta e quindi non faccio fatica a riconoscermi in essa. Curiosa anche di conoscere ciò che di nuovo arriva. Diverso è se la rotta viene modificata verso Nord. Molte navi sono già salpate in quella direzione e non c’è ragione di “dirottare” quella su cui mi trovo.
Allo stesso tempo, colgo l’entusiasmo e il desiderio di essere ancora più attivi da parte di alcune socie e soci che ho letto nei messaggi del forum e in altri scambi via e-mail. È da molto tempo che non si raccoglieva un moto di questo tipo. Bisogna essere pronti ad accogliere queste nuove energie.
Tuttavia penso che l’approccio nel valutare, riflettere e discutere su eventuali cambiamenti debba essere più “sistemico” senza parcellizzare o frammentare la riflessione a singole categorie di soci ad esempio o al solo diritto al voto che mi rendo conto sia una parte fondante nel partecipare alla vita societaria. Ma non l’unico dell'attività nella vita societaria.
Bisogna in ogni caso conoscere le fondamenta prima e soprattutto come sono state costruite. Per le qualifiche dei Soci, ad esempio, l’affiliazione progressiva è stata pensata mediante un percorso dove la formazione e quindi anche le Scuole svolgono un ruolo nell’essere “territorio” dove la conoscenza della Società e la promozione dei suoi obiettivi vengono coltivati. Le Scuole non sono l’unico “territorio” in tal senso. Per noi sono vitali le Sezioni Regionali con le colleghe e i colleghi che si impegnano in modo sistematico nel promuovere le finalità della Sitcc. E non da ultimo i singoli soci e/o gruppi di soci che spendono energie in sinergia con le Sezioni Regionali o il Direttivo nazionale. E questo nella direzione che l’articolo 2 stabilisce per la SITCC in: “svolge attività didattica, di ricerca, editoriale e informativa…promuove la formazione, la qualificazione e l’aggiornamento degli operatori che si dedicano agli aspetti teorici, clinici e applicativi della psicoterapia cognitivo-comportamentale…..stabilisce contatti e collaborazioni partecipando ad ogni iniziativa ritenuta utile al conseguimento dell’oggetto sociale”.
Nell’accogliere i nuovi stimoli che stanno arrivando, è necessario dal mio punto di vista che il Presidente e il Direttivo diano mandato agli organi istituzionali della Società che sono deputati a trattare questo tipo di materia, complessa e delicata, in modo tale che ad esempio si riesca a recuperare ciò che è rimasto tacito nei diversi passaggi di “snellimento” sullo Statuto. E si rinnovino allo stesso tempo gli aspetti fondanti della Società. Anche con l’aiuto delle nostre e i nostri Past-President. Per proseguire poi sulla base di un’auspicabile maggior chiarezza e conoscenza condivisa con un ampio confronto e un dibattito sia nell’Assemblea dei Didatti sia nell’Assemblea generale dei Soci.

Un caro saluto
Rita Bisanti


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Dott.ssa Rita Bisanti,Psicologa, Specialista in Psicologia Clinica e
Psicoterapeuta. Didatta SITCC. Didatta-Formatrice CTC, Como-Milano.
Direttrice Scientifica, STPC, Torino. Cell. 3488230304, rita.bisanti@alice.it

Re: Chiarimenti

da Eugenio giommi » 25 dic 2024, 20:26

Gli statuti possono essere cambiati, interpretati, ignorati , ci sono le norme per cambiarli. Ma quando uno chiede di essere ammesso in una associazione importante come la SITCC dovrebbe leggerlo questo benedetto statuto.

Re: Chiarimenti

da Vito Lupo » 22 dic 2024, 11:32

Buongiorno,
anche per me è stato davvero spiacevole scoprire il giorno stessa della votazione di non poter votare, assurdo, solo perché ho frequentato il BECK?
Quale sarebbe il motivo?
Dove è scritto nello statuto?
Quale formazione specifica per essere socio votante SITCC non mi avrebbe dato il BECK? Cosa cambia?

Davvero non capisco e sono ancora molto amareggiato. Mi chiedo anche a questo punto che senso abbia continuare a essere socio, solo per ricevere le mailing list dove si cercano colleghi per invii o fitto di stanze?

Credo che questo tipo di regolamento, a questo punto implicito e arbitrario, sia molto divisivo tra noi colleghe/i che dovremmo invece afferire e perseguire, seppure con fisiologici percorsi differenti, gli stessi obiettivi.

Noto incongruenza in questa amena regola anche rispetto al clima di unione, cooperazione, sincera curiosità di confronto e di dialogo che si respira durante i vari eventi SITCC (e non ma in cui erano presenti molti colleghi SITCC) a cui negli anni ho partecipato.

Spero che si apra una seria riflessione al riguardo.

Intanto, complimenti ancora vivissimi e sinceri a Francesca Cavallo per la determinazione, l'energia, la grinta, la passione e la professionalità profuse nell'organizzazione del congresso intermedio delle scorse settimane e nei tanti eventi SITCC e non SITCC degli scorsi anni. Ha fatto davvero la differenza.

Saluti e buon lavoro.

Vito Lupo

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