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Re: Chiarimenti
Inviato: 06 gen 2025, 21:04
da Giancarlo Dimaggio
Cara Rita da quello che ho capito dalla tua email va bene che diventi ordinario chiunque ha fatto una scuola cognitivista anche non SITCC. Cosa sulla quale mi troveresti molto d'accordo
Giancarlo Dimaggio
Re: Chiarimenti
Inviato: 06 gen 2025, 21:19
da francesca cavallo
In risposta ad Eugenio Giommi.
Gentilissimo, sicuramente alcuni non leggono lo statuto e al momento dell'iscrizione selezionano posizioni errate.
Tuttavia, la discussione qui riportata, è nata dal fatto che diversi soci psicoterapeuti, cognitivi, proprio perchè avevano letto lo statuto, hanno chiesto di passare a corrispondenti.
A queste persone è stato risposto che non era possibile perchè non provenienti da Scuole afferenti alla SITCC e non è stato per loro possibile votare.
Queste persone, che hanno letto lo statuto, non hanno trovato questa regola (regola appunto "erronea" perchè non presente nello statuto).
Ad oggi, lo Statuto SITCC permette la qualifica di Socio Corrispondente ed Ordinario a tutti gli psicoterapeuti formatisi in Scuole di Specializzazione in Psicoterapia riconosciute dal MUR, regola corretta, equa e democratica, per una Società Scientifica per l'appunto riconosciuta dal MUR.
Ecco perchè, probabilmente, è nata questa discussione, per l'appunto chiamata "Chiarimenti".
Re: Chiarimenti
Inviato: 07 gen 2025, 10:58
da Nicole Adami
Il punto chiave di questa discussione è che le modalità di iscrizione alla SITCC sono poco chiare.
Il modulo di iscrizione alla SITCC sul sito non è chiaro, perchè nel momento in cui si fa richiesta di iscrizione viene richiesta la scuola di provenienza, quindi se uno è specializzato CBT lo specifica all'atto della domanda di iscrizione.
Io mi sono iscritta nel 2020 alla SITCC tramite modulo online dal sito, a cui è seguita una risposta dalla segreteria che mi diceva che dovevo pagare 50€ come socio aderente.
Arrivo da una scuola Aiamc, ovviamente CBT, quindi in teoria ho i requisiti per essere socio ordinario.
Ma la segreteria in automatico mi ha processata come socio aderente. Perchè?
Se è a mio carico il dover dimostrare di avere i requisiti, sarebbe utile scriverlo nel modulo di iscrizione e richiederne le prove, altrimenti diventa pregiudizievole per la Società, che mi definisce socio aderente a priori ma non si capisce sulla base di cosa, visto che è in contrasto con lo statuto stesso.
In che modo si iscrivono alla SITCC i colleghi che provengono da scuole di SPECIALIZZAZIONE del circuito SITCC? La fanno direttamente dalla scuola?
Io credo che ci sia un problema di tipo sia burocratico che di statuto a monte non indiferrente, soprattutto perchè la platea elettorale viene limitata all'origine in modo poco chiaro.
Cordialmente
Nicole Adami
Re: Chiarimenti
Inviato: 07 gen 2025, 16:35
da Marinella Magnani
Sottoscrivo parola per parola quanto detto da Nicole Adami. Socia SITCC dal 2016, proveniente da una scuola AIAMC (specializzata in psicoterapia nel 2011), anche io ho seguito la procedura di iscrizione online e sono stata identificata automaticamente come socia aderente, provando all'epoca una certa perplessità che forse non ho ascoltato come meritava, e che poi ho lasciato in un angolo senza più indagarla... C'è stata una prima fase in cui ho partecipato in maniera decisamente più attiva alla vita della Società, soprattutto seguendo diversi eventi formativi nei primi anni; nel tempo, effettivamente, come per altri è accaduto, il mio rapporto con la SITCC si è limitato alla ricezione delle mail con offerta di studi in affitto e ricerca di colleghi per invii, e mi sono sentita sempre più distante da ciò che accadeva al suo interno.
Trovando ora in diversi colleghi una condivisione e conferma delle mie perplessità iniziali, accompagnate dalla scoperta dell'impossibilità di accedere al voto per quella che in fondo è banale confusione di tipo burocratico (ma che diventa determinante e tutt'altro che banale nel momento in cui si configura come limite alla partecipazione attiva e incisiva del singolo socio) sento crescere questo senso di distanza; se già mi suonava come stonata la definizione di "socio aderente", per utilizzare un gioco di parole, ora mi percepisco decisamente come "socio scollato", ed è quindi giunto il tempo di non rinnovare l'iscrizione e salutare la SITCC dopo questi nove anni... Con molti di voi ci rivedremo e risentiremo certamente altrove, più vicini e partecipi e forse perfino in carne ed ossa.
Un affettuoso saluto a tutti voi,
Marinella Magnani
Re: Chiarimenti
Inviato: 08 gen 2025, 11:34
da VITO LUPO
Buongiorno,
mi riaggancio alle email di Nicole Adami e di Marinella Magnani con le quali mi trovo in forte sintonia,
anche io mi chiedo a questo punto che senso abbia continuare a far parte di una società che per inusitati motivi assume caratteristiche a dir poco "ambigue".
A che ci serve? A quale scopo? Per partecipare ai congressi? Per fare invii o cercare stanze in fitto?
Tutto questo non serve a placare il mio bisogno di appartenenza che posso benissimo trovare altrove in modo molto più stimolante e che mi piacerebbe che da una società nazionale come la SITCC fosse soddisfatto in modo "trasparente".
A questo punto il direttivo farebbe molto più bella figura ad ammettere di aver fatto "un casino", in buona o cattiva fede non è importante, può capitare, e di rifare le elezioni, semplice e risolutivo.
Salvate la faccia e dignità.
Sono profondamente deluso e amareggiato.
Saluti
VIto Lupo
Re: Chiarimenti
Inviato: 09 gen 2025, 09:57
da Direttivo SITCC
Gentile collega,
ci dispiace molto sentire frasi come “ …far parte di una società che per inusitati motivi assume caratteristiche a dir poco “ambigue” perché questo è molto offensivo per il lavoro che svolgiamo per la nostra società.
Non è stato fatto nessun “casino”, nessuna confusione. Le regole sono chiare. Gli aderenti non hanno diritto al voto. Se nel frattempo sono diventati soci ordinari devono essere i soci, a chiedere che sia aggiornata la loro posizione. Non dobbiamo essere noi a verificare e aggiornare la posizione di ogni socio.
Non so cosa immagini che accada nelle elezioni di un direttivo, forse una sorta di moto carbonaro? È chiaro che alcuni candidati vengono eletti perché hanno un numero maggiore di voti da gruppi ampi all’interno della società.
In Sitcc non era mai stata sollevata la questione dei voti dei soci aderenti, quindi è un bene che sia emerso.
Pertanto nella nostra mail del 23/12 dopo esserci riuniti e dopo avere approfondito la questione, abbiamo chiarito che è necessario modificare la posizione dei soci per potere votare. Pertanto come riportato nella mail di cui sopra “Chi, ricevendo conferma di iscrizione alla SITCC con la qualifica di Aderente non abbia comunicato di possedere i requisiti per essere Socio Corrispondente (iscritto ad una scuola di psicoterapia riconosciuta dal MIUR) o Socio Ordinario (che abbia completato come Corrispondente un corso formativo in una scuola di psicoterapia riconosciuta dal MIUR), risulta non avere diritto di voto.
Chiediamo quindi a tutti, al momento del rinnovo della quota associativa, di verificare la loro qualifica. Sarà nostra cura modificare la scheda di iscrizione al fine di rendere più chiare le modalità di acquisizione della qualifica di associato”.
Chiediamo pertanto ai soci di non avere atteggiamenti polemici e apertamente inquisitori utilizzando un linguaggio non appropriato ad una assemblea di una società scientifica.
Re: Chiarimenti
Inviato: 09 gen 2025, 12:17
da angelo maria inverso
Carissimi colleghi,
ho esitato a lungo a inserirmi in questo file per disorientamento e incompetenza sugli aspetti normativi. Lo faccio per esprimere il mio pieno sostegno e la mia alta stima al direttivo.
Non credo che i colleghi del direttivo abbiano bisogno della mia difesa, ma la voglio fare ugualmente.
Ammettiamo pure che nel nostro statuto vi siano ambiguità, può essere? Si, può essere. Ebbene in tutte le norme, regolamenti, statuti, leggi, etc per il fatto che nessun testo scritto assorbe in sè la totalità dei significati (questo credo che sia noto a tutti gli psicoterapeuti), esistono istanze interpretative (tribunali, corti, comitati, etc.) che interpretano "autenticamente" le ambiguità. Il nostro direttivo ha esercitato autorevolmente e legittimamente questo compito e, a mio avviso, del tutto correttamente.
Questo direttivo forse non è il migliore di sempre, ma è uno dei migliori in cui mi sono imbattuto nella mia lunga militanza in SITCC, che sempre viva, e non merita i rilievi irriguardosi che gli vengono rivolti! Non oso di più.
Detto questo vorrei aggiungere che le mail di recriminazione, specialmente le ultime, pongono un interrogativo su chi sia lo psicoterapeuta SITCC. Il tema dell'identità mi sembra furoreggi e il nostro prossimo congresso, che avrà per tema l'identità, potrebbe prevedere una sessione sull'identità degli psicoterapeuti SITCC : esiste una specifica identità? e se sì, quali radici, da che prospettiva guardano i problemi, come si costruisce, quali sono gli aspetti distintivi?
Buon 2025
Angelo Inverso