Forum SITCC

Ciao Bruno,

quante emozioni, quanto sapere, quanta ricchezza mi e ci hai dato durante la formazione, con il tuo esserci sottile e generoso…tutto è incarnato e resta qui, respiro dopo respiro...buon viaggio, maestro di professione e di vita…

Che tempo fa dentro di te? chiedevi…
Tante nuvole in questi giorni, Bruno, ma, come dicevi tu, il cielo è più grande..

Anna

Bruno caro,

Quante volte ti ho rimproverato
di non avermi scelto come allieva
Ed altrettante hai risposto che ero io
A non averti voluto aspettare.
E quando incalzavo risposte che si facevano desiderare
Mi rispondevi che gli evitanti non vincono mai
2-0 a tavolino
Ed io ne sorridevo.

Al mio migliore non-Maestro
Che ha saputo onorarmi dei suoi insegnamenti
Pur lasciandomi libera di scegliere per me stessa e la mia vita
E sempre tenendomi accanto
Pur nel dissenso che alle volte ci legava.
Bruno caro, che dono meraviglioso è stato incontrarti sul cammino.
A te, che dicevi che l'Amore restava saldamente al primo posto nella tua vita
E che era l'Amore per i tuoi cari ad aver cambiato la traiettoria delle stelle
Te ringrazio per esser rimasto quanto basta
Per trasformare con intensa dolcezza la mia.
E se è vero che la capacità di sorridere è il nostro forte
Il vuoto che lasci è un ultimo ingeneroso sgambetto
Siamo 3-0 per me: ti devo la rivincita.

Al mio migliore non-Maestro
La tua migliore non-allieva

Caro Bruno,

succede troppo spesso nella vita che le cose belle di una persona le vengono comunicate quando ormai non le può più sentire.
Ma una cosa te la voglio dire comunque: sei stata la voce e l'anima con la più esemplare onestà intellettuale che io abbia mai conosciuto. E a questa parte di te, tra le tante qualità che ti riconoscevo, anche se insegno l'accettazione e il non attaccamento, mi è francamente difficile dire addio.
Mi allevia un po' il dolore immaginarti ora, da qualche parte, ingaggiato nuovamente nei tuoi dibattiti accesi con Gianni (anche lui forse si stava annoiando un po' senza di te), conditi della tua brillante ironia, del tuo sagace umorismo e della tua profonda saggezza.

Fai buon viaggio caro Bruno

Fabrizio

Caro Bruno, ti ho avuto come maestro, “padrino” della classe, nei 4 anni di specializzazione, 15 anni fa. Strano quanto pur senza un legame continuativo e continuato come con alcuni altri che hanno scritto qui, ti abbia percepito importante per me. E neanche ero sempre d’accordo con tutto ciò che dicevi! Ma ricordo come fosse ieri una giornata di lezione in full a Spotorno, di quelle molto sul “personale”. A un certo punto nell’aula con te, mi colpisce come un treno una nuova consapevolezza di ciò che stavo facendo al mio interno con me stesso, che segnerà un cambiamento epocale per me da lì in avanti. Anche nel mio modo di lavorare. Mi ritrovai verso sera a guardare il mare cercando di riorganizzare tutta la “mappa”. Ed era buffamente frustrante non avere idea di cosa rendesse la tua presenza così potente. A modo mio ti ho voluto bene, e voglio molto bene a quella parte di me che mi hai aiutato a risvegliare.
Grazie tanto Bruno

...di te Bruno, in questo salutarti faticoso e difficile da comprendere, voglio tenere strette queste tue parole, scritte quando hai ricevuto alcune mie foto tue con noi, ultime a Bari.
"...Ma quanto ti puoi divertire...grazie per i ricordi che mi mandi"

Grazie a te, dei ricordi che mi hai permesso di costruire.
Silvia

Bruno Bara, insieme a Fabio Veglia e Gianni Liotti, è stato uno dei Maestri che ho avuto la fortuna e l'onore di incontrare nel percorso di apprendimento di questo "mestiere" così complesso ma anche tanto bello.
Da Bruno credo di aver imparato l'ascolto attento e non giudicante del paziente, ma prima di tutto di noi stessi.
Ricordo la prima lezione e il suo importante invito ad ascoltarci e ad accettare le sensazioni e i sentimenti pur contrastanti che osservavamo in noi, invito prezioso per noi terapeuti in formazione allora e fondamentale atteggiamento del nostro essere terapeuti con esperienza oggi.

Grazie Bruno!

Mariacristina Banfi

Purtroppo non ho mai avuto il piacere di conoscere il Prof. Bruno Bara. L'ho incrociato in vari convegni della Sitcc ed ascoltato alcune relazioni. Umanamente, quindi, non l'ho conosciuto direttamente. Però sono stato "letteralmente" folgorato, nei miei anni di formazione, dal suo Manuale di psicoterapia cognitiva. Anche se era un Manuale fatto da più contributi, le "sue" parti erano chiarissime, i concetti entravano nella mia mente come lo sbocco di un fiume nel mare, naturalmente. Ne rimasi tanto entusiasta che, ricordo, consigliavo quel libro sia a colleghi che non l'avessero letto sia ad amici curiosi di psicoterapia che mi chiedevano una lettura della materia facile ma non divulgativa.
Tutta questa premessa solo per sottolineare quanto sia evidente, anche a chi come me che non lo ha conosciuto, il suo lavoro lo abbia talmente tanto assorbito ed integrato nella sua persona, che poi il veicolarlo agli altri (ed immagino anche quanto questo sia stato ancor più evidente nel suo lavoro di psicoterapeuta) l'esito fosse un testo fruibilissimo ed, ovviamente, di grandissimo aiuto nella pratica clinica.
Mancherà costantemente a tutti, vicini o lontani che gli siano stati.

Ciao Bruno, non posso non dirti grazie per avermi guidato con le tue mani ferme e sagge, la tua delicatezza e purezza che non lasciava posto ad interpretazioni. E non posso non dirti grazie per i doni che mi hai fatto e per avermi sollevato, dopo il mio incidente, dalla responsabilità di non poter essere bussola per i miei allievi.
Infiniti grazie.
Isabella

Bruno, eccoci siamo qua un po’ spersi.
Attoniti ti cerchiamo nei ricordi personali spesso così intimi da farci sentire emozionati come allora. Ti cerchiamo nel ricordo delle tue lezioni , nei tuoi libri , nelle tue frasi ,quelle che sono stampate nei nostri cuori e nelle nostre menti e ci accompagnano nella vita e nel lavoro . Ti cerchiamo nelle tante fotografie insieme: sorridiamo sempre Bruno , sia nelle occasioni ufficiali che in quelle più “nostre”. Sai che ogni volta che abbiamo potuto lo abbiamo vissuto con goia il presente .
Ci proviamo a lasciare che le nostre emozioni emergano e che la loro ricchezza ci avvolga dando senso, ciascuno il suo ,a quello che accade; a trattarci con gentilezza e cura e ad accogliere quello che sentiamo per poi lasciare andare .
Anche ad essere felici e grati per ciò che è stato , ad attendere con curiosità senza giudizio ciò che sarà, ci proviamo.
Ma non ci riesce.

Sii paziente con noi anche questa una volta, tu ti fidi di noi e sai che arriverà il tempo della dolce malinconia, presenza per sempre.

Adesso non siamo ancora pronti a lasciarti andare, solo perché ti vogliamo tanto bene .
un abbraccio

Tutte e tutti noi della tua scuola di Torino

Bruno caro, sei andato via alla grande...Quei reportage che ci donavi erano gioiosi. Ci regalavi la bella accoglienza della nostra scuola nella lontana Corea, ovviamente mai inquinato di paludoso orgoglio, non sarebbe stato da te. Ci facevi partecipare alle tue scoperte gioiose delle persone, dei posti, del cibo...insomma del tuo mondo curioso delle emozioni, tutte. La bellezza dei Coreani, uomini e donne, fantasticando piccoli e deliziosi drammi di seduzioni. Mi facevi stare lì con te in una piacevolissima compagnia: un caro collega sapiente nella nostra magnifica storia, che ha saputo donarci preziosi squarci della sua poesia. Li potremo rileggere e tenerti ancora vicino, è il tuo ultimo grande dono. Gli altri li continueremo ad usare quotidianamente. Ciao