Forum SITCC

Salve a tutti i soci SITCC
sono Vincenzo Russo, Dirigente Psicologo presso un Centro di Salute Mentale di una ASL romana. Intervengo in questo forum per proporre la creazione di un gruppo di interesse e discussione sull'appropriatezza degli interventi psicoterapeutici nei presidi sanitari pubblici. Il dibattito sugli interventi psicoterapeutici proposti e attuati nell’ambito del SSN è ancora vivo, almeno nella mia esperienza quotidiana. Ancora oggi, nonostante la letteratura renda evidenti quali siano gli approcci terapeutici più efficaci nella cura di determinati disturbi, nei Centri di Salute Mentale, nelle Comunità Terapeutiche o Centri Diurni si continuano a proporre interventi diciamo "naïf", a scapito di altri di comprovata efficacia. Molto spesso gli interventi di comprovata efficacia sono interventi CBT. Sarebbe bello, a mio parere, creare all'interno della nostra società un gruppo di interesse in cui chi lavora come me nel SSN possa discutere di quali interventi possano essere più efficaci ed appropriati oppure condividere ipotesi di ricerche.
Nella speranza che questa mia proposta accolga il favore di numerosi soci, soprattutto di quelli che operano all'interno dei presidio del SSN, auguro a tutti un buon lavoro.
vincenzo russo

Caro Vincenzo,
da collega di Centro di Salute Mentale ASl RM1 che sta già inserendo interventi cognitivo-comportamentali nel proprio CSM, condivido pienamente la tua proposta.
Più siamo, più facile sarà scardinare vecchi modelli per proporne dei nuovi di comprovata efficacia.
Hai la mia piena disponibilità

Un caro saluto
Ilaria Martelli Venturi

Buongiorno a tutti,
condivido pienamente l'iniziativa e ne sento la necessità.
Io lavoro presso un servizio di Neuropsichiatria ed in particolare con ragazzi con disturbi del comportamento, sarebbe utile il confronto con colleghi che si trovano a lavorare in realtà di questo tipo in cui le risorse, soprattutto di tempo, per seguire rigidamente i protocolli di intervento indicati per questa casistica non sono sempre realizzabili.

Un caro saluto,
Elisa

Buongiorno a tutti
Anche io condivido interesse per l’iniziativa. Lavoro presso una neuropsichiatra infantile con adolescenti con quadri clinici complessi (dca, ritiro sociale, dist condotta, esordi) e anche nel contesto della tutela minori. e credo che sia necessario confrontarsi per portare buone prassi cliniche.
Sono disponibile a collaborare.
Buona estate e ci vediamo ad Ancona 2022!
Riccardo Bertaccini

Buon pomeriggio a tutti. Condivido anch'io la proposta. Lavoro presso un Servizio di Neuropsichiatria Infantile e sono disponibile a collaborare

Buongiorno, sono psichiatra a Prato nel servizio di salute mentale. La proposta mi trova molto interessata è disponibile a collaborare, per me ambiti di particolare interesse sono i disturbi psicotici e i disturbi dell’umore

Sono felice di conoscere nuovi colleghi e ritrovare colleghi con cui ho la fortuna di collaborare in Asl dove lavoro (ciao Ilaria). Per rendere questo forum più interattivo possibile, pensavo di proporre un tema da condividere, ed inizialmente avevo pensato all’appropriatezza degli interventi terapeutici (che è un po’ la mia “fissa”, per la quale mi rendo conto di stressare colleghi e Primari con le mie continue proposte). Poi però mi sono fermato a riflettere e ho pensato: “vincenzo, siamo in un forum di terapeuti cbt, è normale che i colleghi propongano nei loro luoghi di lavoro interventi appropriati, quanto meno in linea con le maggiori linee guida internazionali”. Allora ho pensato che un buon argomento di discussione possa essere la sostenibilità degli interventi terapeutici, anche CBT, nel Servizio Pubblico; per la serie: ma Marsha Linehan, a Bastogi (quartiere a vocazione popolare sito nella capitale) la DBT la riuscirebbe a fare così come l’ha manualizzata? Sia in un CSM che in NPI?
La forza del nostro approccio sta nella manualizzazione e replicabilità, ma questa è sempre possibile? L’intervento fatto in altre condizioni, funziona uguale?
Che ne pensate?
Un caro saluto a tutti e buone vacanze.
vincenzo

Salve a tutti,

trovo l’iniziativa di grande rilievo dato che nel SSN ognuno utilizza il proprio modello teorico in modo del tutto casuale.

Penso che sia necessario creare nel SSN delle linee guida basate SOLO sull’utilizzo di protocolli evidence-based (come nel Regno Unito e in altri Paesi evoluti) e non sulla scuola di appartenenza del sanitario di turno, è oltretutto una nostra responsabilità per i pazienti.

Io lavoro come Sumai per le sostituzioni in Asl Roma 6.
Sono disponibile e lieta di collaborare, buone vacanze a tutti.

Un caro saluto,
Loredana Di Cicco

Buongiorno,
condivido l'interesse per l'argomento e l'intento di creare uno spazio di riflessione ad hoc. Lavoro come dirigente psicologo e anche io mi interrogo molto sull'applicabilità dei modelli terapeutici. Mi chiedo come la pratica psicoterapeutica possa incontrare la scarsità di risorse e i livelli di complessità del servizio pubblico, senza perdere di qualità ed efficacia.
Forse potrebbe essere utile immaginare in autunno di costituire un gruppo e magari incontrarci on line per iniziare a ragionare su tempi e modalità della psicoterapia al servizio di tutti.
Tante sono le credenze, da parte di colleghi e altre figure professionali, sull'impossibilità di "fare psicoterapia" nel pubblico.
Un caro saluto a tutti e buon lavoro!
Sabrina Bisogno

Sabrina sono d'accordo sulla tua proposta e mi farebbe molto piacere poter creare un gruppo e incontrarci on-line per confrontarci sulle varie tematiche che interessano il nostro lavoro quotidiano nel SSN, che sia CSM, SPDC, Centri Diurni, TSMREE etc...
propongo inoltre di presentarci indicando il nostro luogo di lavoro. Io sono al CSM Palestro nella UOC Salute Mentale I Distretto della ASL Roma1.