Caio Bruno
Inviato: 11 nov 2023, 09:39
Con Bruno Bara ho vissuto la rivoluzione del cognitivismo costruttivista, avviato, in Italia, da Vittorio Guidano, Mario Reda, Bruno e dal sottoscritto, nei primi anni Ottanta.
Proprio in quell'anno ho fondato, presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria, della Università di Catania, la prima cattedra, in Italia, denominata, appunto, "Psicoterapia Cognitiva".
Inoltre, con Bruno, ho condiviso la passione per le Neuroscienze che hanno costituito un altro leitmotiv della nostra riflessione epistemologica, della ricerca e della pratica clinica.
Un’altra area di interesse comune, sulla quale ci siamo sempre confrontati positivamente, è stata quella dell'analisi personale didattica, da noi sviluppata e sperimentata, da anni, nelle nostre Scuole di Torino e di Enna.
Bellissimo perché alacre, fattivo, dialettico, ma sempre rispettoso dei diversi punti di vista, è stato il lavoro svolto insieme per scrivere il capitolo sulla schizofrenia del Trattato Italiano di Terapia Cognitiva, da lui curato per i tipi della Bollati-Boringhieri.
Bruno era davvero speciale: brillante, acuto, ironico, allegro, leggero, elegante, snob (un tantino, quanto basta ma mai troppo) , attivo e simpatico.
Attaccamento e perdita sono due dinamiche ineludibili della vicenda umana ma il tributo di dolore che si deve pagare per la separazione definitiva, imputabile all’ineludibile' ”evento morte” è ampiamente ripagato dalla gioia dei rapporti umani di amicizia, amore e reciprocità. Così è… se vi pare!
Addio, Bruno.
Tullio Scrimali
Proprio in quell'anno ho fondato, presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria, della Università di Catania, la prima cattedra, in Italia, denominata, appunto, "Psicoterapia Cognitiva".
Inoltre, con Bruno, ho condiviso la passione per le Neuroscienze che hanno costituito un altro leitmotiv della nostra riflessione epistemologica, della ricerca e della pratica clinica.
Un’altra area di interesse comune, sulla quale ci siamo sempre confrontati positivamente, è stata quella dell'analisi personale didattica, da noi sviluppata e sperimentata, da anni, nelle nostre Scuole di Torino e di Enna.
Bellissimo perché alacre, fattivo, dialettico, ma sempre rispettoso dei diversi punti di vista, è stato il lavoro svolto insieme per scrivere il capitolo sulla schizofrenia del Trattato Italiano di Terapia Cognitiva, da lui curato per i tipi della Bollati-Boringhieri.
Bruno era davvero speciale: brillante, acuto, ironico, allegro, leggero, elegante, snob (un tantino, quanto basta ma mai troppo) , attivo e simpatico.
Attaccamento e perdita sono due dinamiche ineludibili della vicenda umana ma il tributo di dolore che si deve pagare per la separazione definitiva, imputabile all’ineludibile' ”evento morte” è ampiamente ripagato dalla gioia dei rapporti umani di amicizia, amore e reciprocità. Così è… se vi pare!
Addio, Bruno.
Tullio Scrimali