Buongiorno,
scrivo in questa mailing-list per sollevare una riflessione circa la necessità di portare la nostra società scientifica ad avere un ruolo più rilevante nei temi di attualità e rilevanza sociale. Credo sia sotto gli occhi di tutti infatti, come la società richieda sempre più a a gran voce opinioni di competenza psicologica, come le riflessioni di carattere pubblico suscitate dopo gli ultimi casi di femminicidio o dal tema dei puberty blockers di qualche mese fa.
Credo possa essere importante, come SITCC, non solo sollecitare riflessioni interne, come già accaduto ad esempio per questi temi di rilevanza sociale, avviando gruppi di confronto sulla transizione di genere o sul ruolo delle donne nella società di oggi, ma la finalità deve essere anche quella di avviare progetti di ricerca clinica e approfondimento che abbiano come scopo la pubblicazione scientifica e di rendere pubbliche queste riflessioni, o conclusioni, portandole ai tavoli ministeriali. Non più tardi di ieri, si è discusso sulla nomina dello psicologo Amadori da parte del ministro dell'istruzione Valditara per la stesura delle linee guida per l'educazione sessuale e alle relazioni nelle scuole. Tema rispetto al quale sicuramente anche noi come società abbiamo molto da dire, anche solo attraverso la voce di molti soci competenti in materia.
La nostra società è sempre più giovane e numerosa, molte persone portano contributi di notevole interesse clinico e scientifico, come visto all'ultimo congresso, ma manca a mio modesto parere un collegamento tra le competenze e progetti di ricerca, spesso lodevoli, e la società attuale.
Questo può essere ottenuto creando un comitato etico interno per promuovere la ricerca scientifica, e aiutando i soci ad accedere ai bandi e finanziamenti pubblici per la ricerca. Troppo spesso infatti se un ricercatore o gruppo di ricerca non è in rete con l'università non ha le competenze per avere accesso all'approvazione dei comitati etici e ai finanziamenti necessari per fare ricerca scientifica. Tutto questo può servire non solo per garantire il progresso scientifico ma anche per provare ad avere un ruolo più attivo nella società, ovvero creando proprio quel collegamento tra esperti di settore, già soci SITCC, e i gruppi di lavoro parlamentari.
Sperando che quest'argomento possa essere di vostro interesse, vi auguro una buona giornata
Supporto a progetti di ricerca
Moderatore: DAILA CAPILUPI [3284]
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Re: Supporto a progetti di ricerca
Sottoscrivo ogni parola di Gloria, non solo perchè lo ribadisco da decenni, ma perchè mi sembra una assoluta necessità per la sopravvivenza della SITCC.
Rosario Esposito
Rosario Esposito
Re: Supporto a progetti di ricerca
Cara Gloria,
leggiamo con piacere la tua mail. I temi che tu sollevi sono per noi di grande interesse. Molti degli sforzi che abbiamo fatto come Direttivo sono finalizzati al raggiungimento degli obiettivi che tu delinei e in particolare il Premio Rising Stars (giunto alla seconda edizione e che verrà riproposto in occasione del congresso intermedio di Pescara) e la winter school (una formazione gratuita per i soci sulla ricerca in psicoterapia, della quale daremo presto dettagli).
Nel corso dell’ultimo anno è stata inoltre finalizzato il lavoro sulle linee guida voluto da Rita Ardito e dal precedente Direttivo.
Siamo attivi all’interno della FISM (federazione che svolge un ruolo di raccordo tra società scientifiche e tavoli ministeriali).
Non conosco bene la normativa a riguardo, ma non credo che sia possibile organizzare un Comitato Etico della SITCC (in Italia ce ne sono 28, e fanno capo ad aziende ospedaliere e IRCCS).
Siamo consapevoli che all’interno della nostra società sono numerose le risorse, le competenze e le eccellenze.
Siamo sempre disponibili a sostenere e diffondere i contributi dei singoli soci, delle aree di interesse, così come a valutare e promuovere iniziative finalizzate agli obiettivi che tu descrivi.
Da un paio d’anni una collega, Laura Vacchi, diffonde sul forum un’interessante iniziativa dell’Università Bicocca, una scuola estiva su come scrivere progetti di ricerca. Nel corso delle varie edizioni, numerosi partecipanti sono riusciti a vincere bandi ricerca. I costi sono davvero bassi. Purtroppo però ha riscosso poco successo fra i nostri soci.
ti ringraziamo per il tuo contributo e ti salutiamo
Fabio Monticelli e il Direttivo
leggiamo con piacere la tua mail. I temi che tu sollevi sono per noi di grande interesse. Molti degli sforzi che abbiamo fatto come Direttivo sono finalizzati al raggiungimento degli obiettivi che tu delinei e in particolare il Premio Rising Stars (giunto alla seconda edizione e che verrà riproposto in occasione del congresso intermedio di Pescara) e la winter school (una formazione gratuita per i soci sulla ricerca in psicoterapia, della quale daremo presto dettagli).
Nel corso dell’ultimo anno è stata inoltre finalizzato il lavoro sulle linee guida voluto da Rita Ardito e dal precedente Direttivo.
Siamo attivi all’interno della FISM (federazione che svolge un ruolo di raccordo tra società scientifiche e tavoli ministeriali).
Non conosco bene la normativa a riguardo, ma non credo che sia possibile organizzare un Comitato Etico della SITCC (in Italia ce ne sono 28, e fanno capo ad aziende ospedaliere e IRCCS).
Siamo consapevoli che all’interno della nostra società sono numerose le risorse, le competenze e le eccellenze.
Siamo sempre disponibili a sostenere e diffondere i contributi dei singoli soci, delle aree di interesse, così come a valutare e promuovere iniziative finalizzate agli obiettivi che tu descrivi.
Da un paio d’anni una collega, Laura Vacchi, diffonde sul forum un’interessante iniziativa dell’Università Bicocca, una scuola estiva su come scrivere progetti di ricerca. Nel corso delle varie edizioni, numerosi partecipanti sono riusciti a vincere bandi ricerca. I costi sono davvero bassi. Purtroppo però ha riscosso poco successo fra i nostri soci.
ti ringraziamo per il tuo contributo e ti salutiamo
Fabio Monticelli e il Direttivo
Re: Supporto a progetti di ricerca
Buongiorno,
grazie per la risposta, sì, assolutamente, le iniziative che avete messo in moto sono importanti! Sono senz'altro parte della risposta alla riflessione che sollevavo, non tanto al direttivo, che ringrazio davvero sia per il suo lavoro in generale che per il tempo dedicatoci a rispondere, quanto a tutti i soci.
Le iniziative che giustamente proponete, e che mi trovano allineata, rispondono però secondo me solo parzialmente alla precedente mail.
Mi spiego meglio, dal confronto con i colleghi avvenuto all'ultimo convengo, argomento di conversazione comune è stato il desiderio di pubblicare di più. E' un aspetto che secondo me va promosso anche per restare al passo con le altre società scientifiche e con le domande che la società in senso lato ci sta ponendo.
Molti terapeuti, o piccoli gruppi di colleghi, hanno anche buone competenze di ricerca e buone idee, ma non essendo inseriti in rete con l'università faticano ad avere accesso ai bandi e sono sottoposti ad attese estenuati da parte dei comitati etici. L'insieme di questi fattori può portare a desistere dal desiderio di pubblicare, di portare il proprio contributo alla comunità scientifica, di crescere.
Le iniziative elencate vanno in questa direzione, ma secondo me ci sono altri aspetti necessari per facilitare l'intero processo, per renderlo davvero realizzabile e per portare quindi terapeuti con buone idee a pubblicare e ottenere la giusta visibilità per i loro lavori.
Concludendo, io le risposte non le ho, ho provato ad abbozzare la proposta di un comitato etico perché mi sembrava uno dei nodi principali, come anche facilitare l'accesso ai bandi e altro. In realtà lo scopo della mail non era nemmeno quella di ottenere risposte immediate dai soci, ma solo di portarvi una riflessione emersa durante l'ultimo convegno e che mi sta particolarmente a cuore. Insomma è solo una mia esigenza o trova un riscontro anche in altri?
Grazie davvero per il lavoro svolto,
Gloria Fioravanti
grazie per la risposta, sì, assolutamente, le iniziative che avete messo in moto sono importanti! Sono senz'altro parte della risposta alla riflessione che sollevavo, non tanto al direttivo, che ringrazio davvero sia per il suo lavoro in generale che per il tempo dedicatoci a rispondere, quanto a tutti i soci.
Le iniziative che giustamente proponete, e che mi trovano allineata, rispondono però secondo me solo parzialmente alla precedente mail.
Mi spiego meglio, dal confronto con i colleghi avvenuto all'ultimo convengo, argomento di conversazione comune è stato il desiderio di pubblicare di più. E' un aspetto che secondo me va promosso anche per restare al passo con le altre società scientifiche e con le domande che la società in senso lato ci sta ponendo.
Molti terapeuti, o piccoli gruppi di colleghi, hanno anche buone competenze di ricerca e buone idee, ma non essendo inseriti in rete con l'università faticano ad avere accesso ai bandi e sono sottoposti ad attese estenuati da parte dei comitati etici. L'insieme di questi fattori può portare a desistere dal desiderio di pubblicare, di portare il proprio contributo alla comunità scientifica, di crescere.
Le iniziative elencate vanno in questa direzione, ma secondo me ci sono altri aspetti necessari per facilitare l'intero processo, per renderlo davvero realizzabile e per portare quindi terapeuti con buone idee a pubblicare e ottenere la giusta visibilità per i loro lavori.
Concludendo, io le risposte non le ho, ho provato ad abbozzare la proposta di un comitato etico perché mi sembrava uno dei nodi principali, come anche facilitare l'accesso ai bandi e altro. In realtà lo scopo della mail non era nemmeno quella di ottenere risposte immediate dai soci, ma solo di portarvi una riflessione emersa durante l'ultimo convegno e che mi sta particolarmente a cuore. Insomma è solo una mia esigenza o trova un riscontro anche in altri?
Grazie davvero per il lavoro svolto,
Gloria Fioravanti
Re: Supporto a progetti di ricerca
Cara Gloria, ti ringraziamo per le tue riflessioni sull'argomento e per mantenere aperto il dibattito sulla ricerca.
Come hai evidenziato, la sottomissione di un protocollo di studio al Comitato Etico è una procedura complessa e che richiede tempi prolungati, indipendentemente da chi sia il promotore della ricerca o il Principal Investigator. La soluzione di creare un CE della SITCC non è fattibile: da un lato questo non rientra negli obiettivi delle società scientifiche, dall'altro l'istituzione e il funzionamento di un CE rispondono ad una normativa molto precisa e stringente e necessitano di un apparato piuttosto complesso. Nei CE devono essere coinvolti esperti di discipline medico-scientifiche, giuridiche e di bioetica, rappresentanti del campo infermieristico e delle associazioni di pazienti.La valutazione e le decisioni circa l’ammissibilità delle sperimentazioni viene effettuata tenendo conto delle normative vigenti a livello nazionale ed internazionale. Per tutti questi motivi non possediamo la struttura, nè il mandato per pensare di poter sviluppare e mantenere al nostro interno un organismo come il CE.
Quello che possiamo fare, come SITCC, è di offrire occasioni di formazione, di riflessione, di condivisione di idee e progetti (le aree di interesse ne sono un esempio), oltre a dare il massimo della visibilità alle attività di ricerca dei nostri soci.
Come hai evidenziato nella tua mail, è un obiettivo che va al di là delle attività del Direttivo e che ci vede tutti coinvolti come iscritti alla SITCC: continuare a creare, all'interno della nostra società, occasioni che facilitino e promuovano l'attività di ricerca.
Per questo ci stiamo impegnando, come Direttivo e insieme al Comitato Didattico Scientifico, e rimaniamo aperti e curiosi rispetto ai suggerimenti e alle proposte che arrivano dai nostri soci.
A presto
Ilaria Baiardini
Come hai evidenziato, la sottomissione di un protocollo di studio al Comitato Etico è una procedura complessa e che richiede tempi prolungati, indipendentemente da chi sia il promotore della ricerca o il Principal Investigator. La soluzione di creare un CE della SITCC non è fattibile: da un lato questo non rientra negli obiettivi delle società scientifiche, dall'altro l'istituzione e il funzionamento di un CE rispondono ad una normativa molto precisa e stringente e necessitano di un apparato piuttosto complesso. Nei CE devono essere coinvolti esperti di discipline medico-scientifiche, giuridiche e di bioetica, rappresentanti del campo infermieristico e delle associazioni di pazienti.La valutazione e le decisioni circa l’ammissibilità delle sperimentazioni viene effettuata tenendo conto delle normative vigenti a livello nazionale ed internazionale. Per tutti questi motivi non possediamo la struttura, nè il mandato per pensare di poter sviluppare e mantenere al nostro interno un organismo come il CE.
Quello che possiamo fare, come SITCC, è di offrire occasioni di formazione, di riflessione, di condivisione di idee e progetti (le aree di interesse ne sono un esempio), oltre a dare il massimo della visibilità alle attività di ricerca dei nostri soci.
Come hai evidenziato nella tua mail, è un obiettivo che va al di là delle attività del Direttivo e che ci vede tutti coinvolti come iscritti alla SITCC: continuare a creare, all'interno della nostra società, occasioni che facilitino e promuovano l'attività di ricerca.
Per questo ci stiamo impegnando, come Direttivo e insieme al Comitato Didattico Scientifico, e rimaniamo aperti e curiosi rispetto ai suggerimenti e alle proposte che arrivano dai nostri soci.
A presto
Ilaria Baiardini
Re: Supporto a progetti di ricerca
Cara Gloria,
grazie per aver aperto un dibattito costruttivo sulla tematica della ricerca.
Comprendo perfettamente lo scenario che descrivi come fatica a mantenere un ambito di ricerca al di fuori di istituzioni deputate (IRCCS o Università).
Mi trovo in linea con quanto già espresso dal direttivo, purtroppo temo non ci siano le basi per la costituzione di un comitato etico interno alla SITCC.
Oltre alle diverse occasioni ed eventi già citati dal direttivo, penso comunque che si possa costruire un ulteriore spazio di confronto sui temi dalla ricerca all'interno della SITCC.
Sarebbe interessante/utile se costituissimo un gruppo di lavoro/area di interesse su questa tematica? Magari organizzando delle video-chiamate online, che purtroppo la dimensione corporea viene a mancare all'interno del forum.
Ti lascio la mia mail, nel caso l'idea ti solleticasse: laura.vacchi@hotmail.it
A presto e buone feste
Laura
grazie per aver aperto un dibattito costruttivo sulla tematica della ricerca.
Comprendo perfettamente lo scenario che descrivi come fatica a mantenere un ambito di ricerca al di fuori di istituzioni deputate (IRCCS o Università).
Mi trovo in linea con quanto già espresso dal direttivo, purtroppo temo non ci siano le basi per la costituzione di un comitato etico interno alla SITCC.
Oltre alle diverse occasioni ed eventi già citati dal direttivo, penso comunque che si possa costruire un ulteriore spazio di confronto sui temi dalla ricerca all'interno della SITCC.
Sarebbe interessante/utile se costituissimo un gruppo di lavoro/area di interesse su questa tematica? Magari organizzando delle video-chiamate online, che purtroppo la dimensione corporea viene a mancare all'interno del forum.
Ti lascio la mia mail, nel caso l'idea ti solleticasse: laura.vacchi@hotmail.it
A presto e buone feste
Laura
Re: Supporto a progetti di ricerca
Tralascio volentieri il discorso su ricerca, gli scopi della nostra società come da statuto, futuro della Sitcc e le sue correnti. Vi ho già tediato abbondantemente in passato.
Partecipo invece con interesse al gruppo di studio promosso da Laura Vacchi a cui scriverò in privato. Grazie Laura.
rosario esposito
Partecipo invece con interesse al gruppo di studio promosso da Laura Vacchi a cui scriverò in privato. Grazie Laura.
rosario esposito