Incontro con Lazzari
Inviato: 02 giu 2022, 17:12
Care socie e cari soci,
mercoledì 1 giugno si è svolta una riunione con il dottor Lazzari presidente nazionale dell’ordine degli psicologi e il Prof. Luigi Janiri Presidente FIAP, Prof. Camillo Loriedo Co-Presidente SIPSIC, Prof. Francesco Mancini Presidente Consulta Scuole CBT, Prof. Paolo Moderato Presidente CBT Italia, Prof. Fabio Monticelli Presidente SITCC, Prof. Carlo Ricci Presidente ABA Italia, dr.ssa Mariagrazia Foschino consulta scuole CBT, dr.ssa Alessandra Ruberto dell’ordine nazionale degli Psicologi.
Al presidente Lazzari sono state segnalate alcune rilevanti criticità che riguardano il progetto “vivere meglio” bandito dall’ENPAP e sono state poste alcune sostanziali richieste.
Uno. Il progetto “vivere meglio”, benché meritevole nelle intenzioni e ispirato dai risultati della recente Consensus Conference sui disturbi di ansia e depressione, presenta notevoli criticità che riguardano soprattutto i criteri di assegnazione dei pazienti. Infatti, i risultati della Consensus Conference delineano protocolli di intervento impostati sul modello stepped care, ma non autorizzano il trattamento di pazienti con sintomatologia depressiva e ansiosa da parte di psicologi non psicoterapeuti.
Sicché, nel bando “vivere meglio” dell’ENPAP risultano pericolosamente applicati alcuni dei risultati che emergono dalla Consensus Conference, ma in modo parziale, rischioso e del tutto arbitrario. Pertanto, è stata segnalata la gravità e il rischio di autorizzare uno psicologo non psicoterapeuta al trattamento di pazienti con disturbi seppur lievi di ansia e depressione; è stata più volte sottolineata la nostra preoccupazione per la mancanza di rispetto verso i pazienti e nei confronti della nostra professionalità di psicoterapeuti che risulterebbe minacciata da questo pericoloso precedente che potrebbe liberare in futuro l’esercizio della professione di psicoterapeuta da parte di psicologi dai vincoli della formazione specifica e approvata dal MIUR.
Due. È stata chiesta al presidente la modifica del codice deontologico allo scopo di delineare in maniera più precisa e chiara i confini che definiscono la nostra professionalità.
Tre. È stato inoltre chiesto di differenziare la formazione ECM per psicologi e psicoterapeuti. Benché l’insegnamento e la formazione siano attività libere da ogni vincolo, appare necessaria una maggior definizione per evitare che iniziative formative si trasformino in eventi che autorizzano all’applicazione indiscriminata di tecniche per la cura psicologica di pazienti. Elementi di ambiguità di questo tipo andrebbero chiariti per tutelare i pazienti.
Ci siamo comunque dichiarati disponibili per ulteriori confronti ed eventuali collaborazioni
Cordiali saluti
Fabio Monticelli
Presidente della società italiana di terapia comportamentale e cognitiva
mercoledì 1 giugno si è svolta una riunione con il dottor Lazzari presidente nazionale dell’ordine degli psicologi e il Prof. Luigi Janiri Presidente FIAP, Prof. Camillo Loriedo Co-Presidente SIPSIC, Prof. Francesco Mancini Presidente Consulta Scuole CBT, Prof. Paolo Moderato Presidente CBT Italia, Prof. Fabio Monticelli Presidente SITCC, Prof. Carlo Ricci Presidente ABA Italia, dr.ssa Mariagrazia Foschino consulta scuole CBT, dr.ssa Alessandra Ruberto dell’ordine nazionale degli Psicologi.
Al presidente Lazzari sono state segnalate alcune rilevanti criticità che riguardano il progetto “vivere meglio” bandito dall’ENPAP e sono state poste alcune sostanziali richieste.
Uno. Il progetto “vivere meglio”, benché meritevole nelle intenzioni e ispirato dai risultati della recente Consensus Conference sui disturbi di ansia e depressione, presenta notevoli criticità che riguardano soprattutto i criteri di assegnazione dei pazienti. Infatti, i risultati della Consensus Conference delineano protocolli di intervento impostati sul modello stepped care, ma non autorizzano il trattamento di pazienti con sintomatologia depressiva e ansiosa da parte di psicologi non psicoterapeuti.
Sicché, nel bando “vivere meglio” dell’ENPAP risultano pericolosamente applicati alcuni dei risultati che emergono dalla Consensus Conference, ma in modo parziale, rischioso e del tutto arbitrario. Pertanto, è stata segnalata la gravità e il rischio di autorizzare uno psicologo non psicoterapeuta al trattamento di pazienti con disturbi seppur lievi di ansia e depressione; è stata più volte sottolineata la nostra preoccupazione per la mancanza di rispetto verso i pazienti e nei confronti della nostra professionalità di psicoterapeuti che risulterebbe minacciata da questo pericoloso precedente che potrebbe liberare in futuro l’esercizio della professione di psicoterapeuta da parte di psicologi dai vincoli della formazione specifica e approvata dal MIUR.
Due. È stata chiesta al presidente la modifica del codice deontologico allo scopo di delineare in maniera più precisa e chiara i confini che definiscono la nostra professionalità.
Tre. È stato inoltre chiesto di differenziare la formazione ECM per psicologi e psicoterapeuti. Benché l’insegnamento e la formazione siano attività libere da ogni vincolo, appare necessaria una maggior definizione per evitare che iniziative formative si trasformino in eventi che autorizzano all’applicazione indiscriminata di tecniche per la cura psicologica di pazienti. Elementi di ambiguità di questo tipo andrebbero chiariti per tutelare i pazienti.
Ci siamo comunque dichiarati disponibili per ulteriori confronti ed eventuali collaborazioni
Cordiali saluti
Fabio Monticelli
Presidente della società italiana di terapia comportamentale e cognitiva