Ultimo saluto a Bruno Bara

[Silvia Canisi]

Sei stato il più grande formatore che io abbia mai conosciuto ma l’ho capito davvero con gli anni. Durante la scuola a volte mi sono arrabbiata per quelle che vedevo come costrizioni, e tu rispondevi che dovevamo guardarci dentro. Facile così, pensavo io. Tuttavia eri l’unico a cui riuscivo ad affidare pezzi miei durante le full, non con la solita impulsività ma con una placida sicurezza. Sono state delle perle rare. Ho sempre sentito che nelle tue mani potevamo esplorare fuori e dentro di noi, perché eravamo al sicuro. Ma è stato negli anni che ho capito davvero l’importanza del tuo essere un perturbatore strategico, quando le tue frasi mi escono fuori come conigli dal cappello con i pazienti. Quando sento che ogni tuo gesto, anche il più apparentemente incomprensibile, è stato fatto per farci imparare e sentire dentro di noi questo mestiere di artigianato fino che è la psicoterapia. Nella mia eterna lotta nell’accettazione del limite quando l’ho saputo ho pensato non è possibile, Bruno non può andarsene. Invece come ci hai insegnato tante volte non è così. Quello che hai lasciato si diffonde come una rete infinita di capillari e attraverso noi arriva fino a quel paziente difficile con cui bisogna lavorare di fino come ci hai insegnato. Vivi dentro di noi.

[Simona Ingaramo]

Caro Bruno sono ancora attonita, il dolore è una fitta allo stomaco che da giorni attanaglia. Difficile accoglierlo. Sale la protesta non ora, non così, non senza prepararsi e salutarti. Troppo presto, improvviso, inaspettatato. Difficile stare con quello che c’è ed essere equanimi, difficile dire comunque siano andate le cose va bene così. Mancheranno le tue parole, i tuoi consigli, le tue prescrizioni ed i tuoi rimproveri, mancheranno le tue risate, i tuoi incoraggiamenti ed i tuoi abbracci, la tua scienza e la tua saggezza, l’intelligenza mista a leggerezza. Eri e sei tanta cosa. Hai sorpreso anche questa volta. Ti porto nella mente e nel cuore. Fai buon viaggio e continua ad essere felice. Ti voglio bene caro Maestro.
Simona

[Giancarlo]

Ho passato anni a litigare con Bruno, ai congressi un po', in questa mailing list tanto. Ce ne siamo dette di ogni, in realtà era lui che replicava a me soprattutto, anche con una notevole capacità di tolleranza. A un certo punto qualcosa si è sciolto, abbiamo trovato un dialogo ed è stato un dialogo bello. Fatto di stima intellettuale e, per quello che ho sentito, simpatia. Bruno era spiritoso, arguto e aveva un fondo di dolcezza vera. E negli anni conoscevo meglio le persone che gli erano vicine e una cosa mi era evidente: gli volevano bene. Non aveva a che fare con la professione, con il rispetto, era affetto. E se le persone intorno a te ti vogliono bene, vuol dire che hai dato qualcosa di belo. L'ho visto l'ultima volta al congresso a Bari, solo un attimo in mezzo alle mille faccende del congresso. L'ho salutato col sorriso e mi ha risposto con un sorriso ancora più ampio. Quello mi porto dentro.
A Bruno e a tutti quelli che gli vogliono bene

Giancarlo

[Antonio Onofri]

Un altro grande, grandissimo Maestro che se è andato..... Chi può dimenticare i suoi meravigliosi reportage dai congressi internazionali, la sua cultura, i suoi commenti arguti e simpatici!
Ciao, Bruno,
anche noi della PTS ci uniamo al cordoglio di tutta la SITCC e esprimiamo le nostre affettuose condoglianze a tutti i suoi cari e ai suoi amici.
Il Direttivo della PTS di Roma, Jesi e Spoleto
Antonio Onofri, Maurizio Ceccarelli, Cecilia La Rosa, Marina Lucardi, Giovanna Morganti

[Italia Sposato]

Ciao Prof. non sono mai stata brava a scrivere e non mi è mai piaciuto ma questa volta sento di condividere questa emozione fortissima che provo ora e che ho provato nel momento in cui ho ricevuto questa triste notizia ... è stato come un pugno nello stomaco, le lacrime scendono e i ricordi delle tue uniche lezioni a Como riaffiorano. Grazie di tutto per sempre!!!!

[Livia Colle]

Ciao Bruno, buon viaggio!

Sicura che ti godrai il viaggio come sei sempre riuscito a goderti la vita!

Ti scrivo qui, tra amici e colleghi, perché purtroppo non riuscirò a salutarti a Milano lunedì.

Se non ti avessi conosciuto chissà che forma avrebbe preso la mia vita, certo non questa, che devo moltissimo a te con infinita riconoscenza.

Ti ringrazio per aver visto in me qualcosa che io, al primo anno di università, neanche sapevo di avere,

ti ringrazio per avermi insegnato la disciplina ma al tempo stesso spinto alla curiosità intellettuale e alla scoperta,

ti ringrazio per avermi fatto scoprire da subito l’esistenza di questi due mondi meravigliosamente intrecciati tra psicologia base e psicoterapia,

ti ringrazio per aver dibattuto con me tante volte, ma sempre con un sorriso benevolo, molto rispetto e grande ironia.

Inutile dire che tutto questo rimane qui con me.

Buon viaggio, Livia

[Arianna Piacenza]

Caro Bruno,
“Com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”… questo mi ha insegnato il mio maestro: a unire i puntini di quel continuum che lega indissolubilmente ciò che finisce a ciò che inizia…e a bilanciare questi due aspetti che si susseguono costantemente, da sempre e per sempre, in un’eterna danza che segna il ritmo della vita.
A te, dal profondo del cuore, l’augurio dell’inizio di un viaggio che possa condurti verso la tua vera natura.
Ti voglio immensamente bene
Arianna

[Armando Cotugno]

Caro Bruno,
ti ho conosciuto più di 30 anni fa, durante la mia formazione con Vittorio Guidano. Mi colpì subito la facilità di entrare in rapporto con te, la leggerezza e l'intelligenza con cui presentavi le tue riflessioni, rendendole facili e comprensibili a noi giovani professionisti in formazione. Ho avuto il piacere di averti accanto durante la tavola rotonda conclusiva dell'ultimo congresso SITCC: leggerezza, intelligenza e comprensibilità è ciò che ho apprezzato di te l'ultima volta che ci siamo visti. Questo è il ricordo che avrò di te, con un sorriso.
Armando

[Silvia Console]

Mi sembra irreale oggi ritrovarmi a scrivere un saluto a te mio caro Bruno e a leggere gli scritti di colleghi e Maestri.
Oggi mi accorgo che forse dentro di me ti pensavo eterno.
Tu sei e sei stato per me la chiarezza nella confusione, la semplicità nella complessità, la calma nella tempesta.
Tu solo sapevi mettere a posto tutti i pezzi rotti.
Tu sei insostituibile Bruno.
E ora a chi lo racconto il dolore che sto provando?
Tu diresti “stacci dentro Silvia cara”.
Ricordo la frase “lascia depositare la sabbia sul fondo e poi ci vedrai più chiaro”.
È dannatamente troppo presto, perderti non era una variabile prevista.
Ma i tuoi insegnamenti così limpidi e saggi rimarranno dentro di me, dentro di noi.
Non andrai mai via Bruno.
Quante cose ancora vorrei dirti….
Ti abbraccio, mi stringo alla famiglia e ai colleghi che come me ti stanno piangendo in questi giorni.
Silvia

[Emanuela Iacchia]

Caro Bruno
Come si fa in poche righe a ringraziarti, a dirti quanto sei importante.
Grazie di essere stato una Guida, un Consigliere attento e scrupoloso
Grazie di essere stato un Maestro generoso e di averci insegnato a gustare la vita
Grazie di avere aperto con noi tante strade e di averci invogliato a percorrerle
Grazie di essere stato per me un amico caro e premuroso
Ma gli addii sono solo per chi pensa che ci sia una fine, per chi sa che il bene e l’amicizia vanno oltre, non esiste separazione.
Resta vicino a noi dal Paradiso.
Emanuela