Caro Bruno,
la tua ultima lezione è stata a Milano con un gruppo di ex allievi affezionati, molti formatori e docenti delle tue scuole. Ti abbiamo tutti dichiarato quanto di te avessimo ancora bisogno e quanto la tua formazione sia stata così importante nelle nostre vite.
E’ stato per molti di noi così significativo aver avuto la fortuna di poterti chiamare Maestro che abbiamo, chi più chi meno, sentito la necessità di un’appartenenza a qualcosa che la Scuola ha incarnato.
Sei stato capace di creare un movimento culturale e affettivo così potente facendo sembrare la complessità della nostra professione, della formazione e della vita stessa così leggera che è stato impossibile per tutti noi non entusiasmarci con te.
La nostra Scuola è prossima al trentennio e si affaccia ad una nuova stagione ma non si discosterà dalla direzione intrapresa con te ed è un compito di grande responsabilità quello di far conoscere agli allievi che verranno i tuoi insegnamenti, cercheremo pero’ di svolgerlo attraverso tutto quello che hai lasciato in noi.
Sei stato con noi nei tuoi ultimi giorni e sarai con noi sempre nei nostri cuori, nei nostri pensieri e nei nostri gesti nelle stanze in cui un tuo allievo svolge terapia. Sarai un maestro per sempre e questo è un fuoco che non si spegnerà mai.
È difficile per noi che restiamo qui vivere in un mondo dove non ci sei perché sei il nostro Nord e non solo per quello che hai saputo trasmetterci ma per la persona con cui era sempre prezioso stare.
Come siamo stati con te? Come tra le pagine di un libro che non vorresti che finisse mai e che hai voglia di raccontare a tutti ..e lo faremo Bruno.
Stefania, Marta, Chiara e Riccardo.
Ultimo saluto a Bruno Bara
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Beniamino de Liguori Carino, nipote di Adriano Olivetti disse con il dovuto dubbio che forse uno dei pochi errori che aveva fatto suo nonno era quello di non aver trovato un erede per l'azienda. Penso che facesse bene a dubitarne. Sia perchè Adriano morì precocemente e improvvisamente a 60 anni e di errore non si può parlare. Sia perché la sua eredità è la cultura così attuale e concreta che ancora oggi emerge ovunque si guardi qualcosa di Olivetti.
In ognuno che abbia conosciuto Bruno ne sento lo stesso solco lasciato dalla sua impronta culturale. La sua passione consapevole.
Ne sento la cultura muovere la coscienza e il modo di fare conoscenza di tante persone che lo hanno incontrato. Questo mi tranquillizza. Non è possibile pensare che sia sostituibile. Sarebbe contrario a quanto il suo caro approccio fondato su identità e unicità va professando. Ma la sua cultura esisterà e continuerà a farlo, nei suoi libri, nei didatti, nelle scuole, nelle sue lezioni, in questi saluti. E in ognuno di noi, a suo modo unico, là dove senza giudizio proprio e scacciando quello altrui, avremo la libertà d'essere il terapeuta che siamo.
Ogni lezione di Bruno iniziata e finita con i cimbali mi proiettava in queste parole:
Ognuno può suonare
senza timore e senza esitazione
la nostra campana.
Essa ha voce soltanto
per un mondo libero,
materialmente più fascinoso
e spiritualmente più elevato.
Suona soltanto per la parte
migliore di noi stessi,
vibra ogni qualvolta
è in gioco il diritto contro la violenza,
il debole contro il potente,
l’intelligenza contro la forza,
il coraggio contro la rassegnazione,
la povertà contro l’egoismo,
la saggezza e la sapienza
contro la fretta e l’improvvisazione,
la verità contro l’errore,
l’amore contro l’indifferenza.
In ognuno che abbia conosciuto Bruno ne sento lo stesso solco lasciato dalla sua impronta culturale. La sua passione consapevole.
Ne sento la cultura muovere la coscienza e il modo di fare conoscenza di tante persone che lo hanno incontrato. Questo mi tranquillizza. Non è possibile pensare che sia sostituibile. Sarebbe contrario a quanto il suo caro approccio fondato su identità e unicità va professando. Ma la sua cultura esisterà e continuerà a farlo, nei suoi libri, nei didatti, nelle scuole, nelle sue lezioni, in questi saluti. E in ognuno di noi, a suo modo unico, là dove senza giudizio proprio e scacciando quello altrui, avremo la libertà d'essere il terapeuta che siamo.
Ogni lezione di Bruno iniziata e finita con i cimbali mi proiettava in queste parole:
Ognuno può suonare
senza timore e senza esitazione
la nostra campana.
Essa ha voce soltanto
per un mondo libero,
materialmente più fascinoso
e spiritualmente più elevato.
Suona soltanto per la parte
migliore di noi stessi,
vibra ogni qualvolta
è in gioco il diritto contro la violenza,
il debole contro il potente,
l’intelligenza contro la forza,
il coraggio contro la rassegnazione,
la povertà contro l’egoismo,
la saggezza e la sapienza
contro la fretta e l’improvvisazione,
la verità contro l’errore,
l’amore contro l’indifferenza.
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Ciao Bruno! Con il tuo "volo", lasci un vuoto enorme...attorno a quella costruzione unica, in cui ciascuno di noi ha avuto il privilegio di entrare: le tue parole mai banali, sottili, profonde, hanno sempre risuonato dopo ogni tua lezione. La tua risata contagiosa e "leggera", il piacere e la curiosità con cui una sera hai condiviso un aneddoto particolare della mia storia, li sento vivi ogni volta che ti penso. Il tuo spessore professionale e umano sono e saranno sempre una cara guida, durante le navigazioni a mare aperto che ancora mi attendono, come uomo e terapeuta.
Cercherò di riempire quel vuoto, custodendo preziosamente le tue belle immagini, gli anni di specialità, i tuoi insegnamenti e la profondità delle tue parole. In fondo....sarai sempre con noi!
Ti abbraccio con stima e gratitudine.
Grazie Bruno!!!
tony
Cercherò di riempire quel vuoto, custodendo preziosamente le tue belle immagini, gli anni di specialità, i tuoi insegnamenti e la profondità delle tue parole. In fondo....sarai sempre con noi!
Ti abbraccio con stima e gratitudine.
Grazie Bruno!!!
tony
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Caro Bruno sei stato un punto di riferimento della SITCC e dell accademia, nulla sarà come prima. Un abbraccio alla tua famiglia e che la terra ti sia lieve.
Giuseppe
Giuseppe
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Grazie per la forza di perturbare contesti non giusti.
Con te, le tue parole, i tuoi libri, non mi sono sentita sola.
Il tuo corpo se ne va, ma le parole e le idee rimangono con me per lottare tutti i giorni contro la mafia e la criminalità organizzata. Abbiamo ancora tanti irrisolti da svelare e tanta strada insieme…
Grazie.
Denise Argelli
Con te, le tue parole, i tuoi libri, non mi sono sentita sola.
Il tuo corpo se ne va, ma le parole e le idee rimangono con me per lottare tutti i giorni contro la mafia e la criminalità organizzata. Abbiamo ancora tanti irrisolti da svelare e tanta strada insieme…
Grazie.
Denise Argelli
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Cari tutti, perdiamo con Bruno un altro maestro. Siamo stati molto fortunati ad avere avuto ed avere ancora tra noi, maestri preziosi, per la loro generosità umana e intellettuale, per la loro capacità di confrontarsi in dibattiti memorabili per elevatezza culturale, ardore e rispetto reciproco. Questi maestri ci lasciano una grande eredità ed io spero che onoreremo il loro impegno ed il loro esempio avendo cura dei loro doni, tra cui anche la SITCC.
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Carissimo Bruno,
ho preferito lasciar trascorrere qualche giorno per aver modo di recuperare quel minimo di leggerezza, che tu avresti apprezzato.
Tra i 25 anni di ricordi, desidero condividere quello relativo alle mail, che durante il lockdown mandavi a me e ad un ristrettissimo numero di tuoi ex allievi, dei quali percepivi l’amore e la stima incondizionata nei tuoi confronti.
In quel periodo di cattività fisica e mentale, le tue “Lettere agli ipocritici” erano boccate d’aria fresca e pillole dispensatrici di saggezza e salute.
Noi, che abbiamo avuto la fortuna di partecipare alle tue lezioni, in cui, come eri solito dire tu, ci “facevi gustare l’arrosto invece di mostrarcene le sole fotografie”,
ora abbiamo la responsabilità di portare avanti i tuoi insegnamenti, pur con l’umile consapevolezza dell’irripetibilità del maestro.
Con affetto ed infinita gratitudine
Sabrina Delbarba
ho preferito lasciar trascorrere qualche giorno per aver modo di recuperare quel minimo di leggerezza, che tu avresti apprezzato.
Tra i 25 anni di ricordi, desidero condividere quello relativo alle mail, che durante il lockdown mandavi a me e ad un ristrettissimo numero di tuoi ex allievi, dei quali percepivi l’amore e la stima incondizionata nei tuoi confronti.
In quel periodo di cattività fisica e mentale, le tue “Lettere agli ipocritici” erano boccate d’aria fresca e pillole dispensatrici di saggezza e salute.
Noi, che abbiamo avuto la fortuna di partecipare alle tue lezioni, in cui, come eri solito dire tu, ci “facevi gustare l’arrosto invece di mostrarcene le sole fotografie”,
ora abbiamo la responsabilità di portare avanti i tuoi insegnamenti, pur con l’umile consapevolezza dell’irripetibilità del maestro.
Con affetto ed infinita gratitudine
Sabrina Delbarba
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Tutto è stato un regalo.
Bruno, con te tutto è stato un regalo.
Stordisce la tua assenza, Bruno. Dolore puro, violento. Stordisce l’assenza perché stordisce la tua presenza nei ricordi, nelle pagine scritte, nei gesti di chi ti ha conosciuto e ti ha voluto bene. La tua è stata una Lezione bellissima e profonda, Lezione di vita, d’impegno e di gioco.
Io ho giocato con Bruno perché tutte le volte che facevamo insieme qualcosa di molto impegnato e molto serio, lui mi insegnava che attraverso la passione e il divertimento si possono fare cose grandi. Ho giocato con Bruno. Abbiamo costruito insieme un castello coi Lego nel mezzo di un giardino incantato. Hai fatto rovesciare a me la scatola dei mattoncini, mi hai lasciato lo spazio per divertirmi a mescolare forme e colori, per fare rumore. Hai ascoltato, osservato, guardato negli occhi, incoraggiato quando cadeva dopo tanta fatica il pezzo più difficile da sistemare. Non hai mai dettato le regole, le hai condivise. Hai dato l’esempio senza mai ostacolare il mio gesto e senza mai imporre il tuo. E col sorriso Bruno, quel tuo sorriso che scalda e ha permesso di fare cose sempre più “da grandi”, ho ricevuto un dono: mi hai regalato una vita con il Maestro. Maestro generoso, curioso, affettuoso. Quel tuo sguardo, Bruno. Hai sempre osservato, discreto, sereno e divertito. Lo sguardo ha dato fiducia, ha fatto crescere. Non c’è mai stata una volta in cui non mi sia sentita ascoltata, fin da quando ragazzina, ponevo timide domande. Attenzione e ascolto sempre, che meraviglia. Mi hanno fatto stare bene. Ci siamo scambiate parole affettuose. Ti sono grata di questa ricchezza.
Ho giocato con Bruno. Abbiamo costruito insieme un castello coi Lego nel mezzo di un giardino incantato, pieno di fiori profumati e ricchi germogli. Eravamo invitati tutti e due, Mauro e io, a giocare con te. Privilegio gigante. Gratitudine immensa. Abbiamo sentito insieme cosa vuol dire avere un Maestro, il mio Maestro è stato il nostro Maestro. Certo dopo così tanta vita e amore come faremo noi due quando avremo dei dispiaceri e tu non ci sarai per condividere e consolarci? Ma ancora di più, come faremo quando avremo gioie e soddisfazioni e tu non potrai più essere il primo a cui raccontarle? Come faremo a recuperare il gusto dell’orgoglio affettuoso che vedevamo sul tuo viso quando eri felice di noi e per noi? Quanto mancherà il tuo sguardo su di noi Bruno. Andremo a cercarlo dentro di noi, è lì.
In queste settimane di dolore, siamo stati in tanti attorno a te. Quante parole di bene mi sono arrivate su di te e per te e su di te e per me. Ho goduto del tuo affetto e ora godo dell’affetto di chi ti ha voluto bene. Che privilegio. Un altro regalo. Con chi ti ama ci vogliamo bene ora ancora più di prima e ci abbracciamo, ci scambiamo parole dolcissime. Quanto dolore guardarsi negli occhi. Fa tanto male riconoscere quella tristezza sul volto amico così profondamente condivisa, e allora la consoliamo con la carezza. Torneremo a guardarci più sereni e continueremo a parlarci e a giocare tutti insieme come ci hai insegnato a fare. Di nuovo, un grande regalo.
A godersi il gioco con te e con noi ci sono stati i nostri amati allievi. Scaldano il cuore le attenzioni che abbiamo ricevuto da loro con le parole, i gesti di testimonianza e i silenzi. Ancora, amore e attenzione. Chiunque sia stato anche solo sfiorato dalla tua Lezione sa che si tratta di pietra preziosa che resta per sempre. E quanto ci hai insegnato è ora parte di noi, della nostra sostanza, ed è in ogni nostro gesto terapeutico.
Una vita come la tua è stata un dono, lo testimonia l’amore di Simona ed Elena, le tue “fragole dolcissime” come le hai chiamate nella dedica a loro del tuo Scienza cognitiva. Bambine, ragazze e ora donne di cui sei sempre stato innamorato e fiero, figlie amorevoli e adesso mamme premurose. E ora ci sono Edoardo, Margherita e Matilde a cui avremo da raccontare anche noi una storia: quella di nonno Bruno, il nostro Maestro che ci ha regalato sguardo limpido e cuore per la meraviglia.
Tutto è stato un regalo Bruno. È stato un regalo anche poterti dire quanto bene ti ho voluto e ti voglio.
Grazie e grazia a te Bruno.
Per sempre, Rita
Abbiamo colto il frutto dell'incontro
E bevuto alle coppe dei saggi
Inebriati dei versi amati
Abbiamo avuto il tempo dei regali
E il tempo dei regali è stato buono
Questi versi sono tratti da “Il tempo dei regali” di Vinicio Capossela, dedico la canzone a Bruno. Buon ascolto pensando a lui, se vorrete….
Bruno, con te tutto è stato un regalo.
Stordisce la tua assenza, Bruno. Dolore puro, violento. Stordisce l’assenza perché stordisce la tua presenza nei ricordi, nelle pagine scritte, nei gesti di chi ti ha conosciuto e ti ha voluto bene. La tua è stata una Lezione bellissima e profonda, Lezione di vita, d’impegno e di gioco.
Io ho giocato con Bruno perché tutte le volte che facevamo insieme qualcosa di molto impegnato e molto serio, lui mi insegnava che attraverso la passione e il divertimento si possono fare cose grandi. Ho giocato con Bruno. Abbiamo costruito insieme un castello coi Lego nel mezzo di un giardino incantato. Hai fatto rovesciare a me la scatola dei mattoncini, mi hai lasciato lo spazio per divertirmi a mescolare forme e colori, per fare rumore. Hai ascoltato, osservato, guardato negli occhi, incoraggiato quando cadeva dopo tanta fatica il pezzo più difficile da sistemare. Non hai mai dettato le regole, le hai condivise. Hai dato l’esempio senza mai ostacolare il mio gesto e senza mai imporre il tuo. E col sorriso Bruno, quel tuo sorriso che scalda e ha permesso di fare cose sempre più “da grandi”, ho ricevuto un dono: mi hai regalato una vita con il Maestro. Maestro generoso, curioso, affettuoso. Quel tuo sguardo, Bruno. Hai sempre osservato, discreto, sereno e divertito. Lo sguardo ha dato fiducia, ha fatto crescere. Non c’è mai stata una volta in cui non mi sia sentita ascoltata, fin da quando ragazzina, ponevo timide domande. Attenzione e ascolto sempre, che meraviglia. Mi hanno fatto stare bene. Ci siamo scambiate parole affettuose. Ti sono grata di questa ricchezza.
Ho giocato con Bruno. Abbiamo costruito insieme un castello coi Lego nel mezzo di un giardino incantato, pieno di fiori profumati e ricchi germogli. Eravamo invitati tutti e due, Mauro e io, a giocare con te. Privilegio gigante. Gratitudine immensa. Abbiamo sentito insieme cosa vuol dire avere un Maestro, il mio Maestro è stato il nostro Maestro. Certo dopo così tanta vita e amore come faremo noi due quando avremo dei dispiaceri e tu non ci sarai per condividere e consolarci? Ma ancora di più, come faremo quando avremo gioie e soddisfazioni e tu non potrai più essere il primo a cui raccontarle? Come faremo a recuperare il gusto dell’orgoglio affettuoso che vedevamo sul tuo viso quando eri felice di noi e per noi? Quanto mancherà il tuo sguardo su di noi Bruno. Andremo a cercarlo dentro di noi, è lì.
In queste settimane di dolore, siamo stati in tanti attorno a te. Quante parole di bene mi sono arrivate su di te e per te e su di te e per me. Ho goduto del tuo affetto e ora godo dell’affetto di chi ti ha voluto bene. Che privilegio. Un altro regalo. Con chi ti ama ci vogliamo bene ora ancora più di prima e ci abbracciamo, ci scambiamo parole dolcissime. Quanto dolore guardarsi negli occhi. Fa tanto male riconoscere quella tristezza sul volto amico così profondamente condivisa, e allora la consoliamo con la carezza. Torneremo a guardarci più sereni e continueremo a parlarci e a giocare tutti insieme come ci hai insegnato a fare. Di nuovo, un grande regalo.
A godersi il gioco con te e con noi ci sono stati i nostri amati allievi. Scaldano il cuore le attenzioni che abbiamo ricevuto da loro con le parole, i gesti di testimonianza e i silenzi. Ancora, amore e attenzione. Chiunque sia stato anche solo sfiorato dalla tua Lezione sa che si tratta di pietra preziosa che resta per sempre. E quanto ci hai insegnato è ora parte di noi, della nostra sostanza, ed è in ogni nostro gesto terapeutico.
Una vita come la tua è stata un dono, lo testimonia l’amore di Simona ed Elena, le tue “fragole dolcissime” come le hai chiamate nella dedica a loro del tuo Scienza cognitiva. Bambine, ragazze e ora donne di cui sei sempre stato innamorato e fiero, figlie amorevoli e adesso mamme premurose. E ora ci sono Edoardo, Margherita e Matilde a cui avremo da raccontare anche noi una storia: quella di nonno Bruno, il nostro Maestro che ci ha regalato sguardo limpido e cuore per la meraviglia.
Tutto è stato un regalo Bruno. È stato un regalo anche poterti dire quanto bene ti ho voluto e ti voglio.
Grazie e grazia a te Bruno.
Per sempre, Rita
Abbiamo colto il frutto dell'incontro
E bevuto alle coppe dei saggi
Inebriati dei versi amati
Abbiamo avuto il tempo dei regali
E il tempo dei regali è stato buono
Questi versi sono tratti da “Il tempo dei regali” di Vinicio Capossela, dedico la canzone a Bruno. Buon ascolto pensando a lui, se vorrete….
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Non sono mai riuscita a dirti Ciao Bruno, non sono mai riuscita a darti la confidenza che chiedevi nelle tue lezioni. Perchè tu Bruno volevi esserci vicino, volevi
essere presente per i tuoi studenti. Sei stato un maestro immenso. Ricorderò il tuo sorriso sempre presente e rassicurante, i tuoi occhi allegri e i tuoi insegnamenti ogni giorno sempre più preziosi. E allora Ciao Bruno!
essere presente per i tuoi studenti. Sei stato un maestro immenso. Ricorderò il tuo sorriso sempre presente e rassicurante, i tuoi occhi allegri e i tuoi insegnamenti ogni giorno sempre più preziosi. E allora Ciao Bruno!
Re: Ultimo saluto a Bruno Bara
Gratitudine:
Per ciò che ho imparato da te in 35 anni.
Per la fiducia che hai riposto in noi" ragazze di Como", per una Scuola che compie 30 anni.
Per le tue lunghe visioni sul futuro che ci hanno spronato a passare il testimone a quattro giovani milanesi , nei quali hai riconosciuto le risorse.
Per il tempo che hai dedicato ai miei guai personali, che si alleggerivano solo pensando:" Lo dico a Bruno"
Lievità nell'intensità.
Bruno è riuscito a farci sentire la profondità di una riflessione con parole semplici o con metafore indimenticabili e un attimo dopo si poteva scoppiare in fragorose risate che conteggiavano tutta la classe.
Per tutto ciò e per molto altro ancora: un bene profondo che ha messo radici nei nostri cuori e se ne frega dell'impermanenza.
Per ciò che ho imparato da te in 35 anni.
Per la fiducia che hai riposto in noi" ragazze di Como", per una Scuola che compie 30 anni.
Per le tue lunghe visioni sul futuro che ci hanno spronato a passare il testimone a quattro giovani milanesi , nei quali hai riconosciuto le risorse.
Per il tempo che hai dedicato ai miei guai personali, che si alleggerivano solo pensando:" Lo dico a Bruno"
Lievità nell'intensità.
Bruno è riuscito a farci sentire la profondità di una riflessione con parole semplici o con metafore indimenticabili e un attimo dopo si poteva scoppiare in fragorose risate che conteggiavano tutta la classe.
Per tutto ciò e per molto altro ancora: un bene profondo che ha messo radici nei nostri cuori e se ne frega dell'impermanenza.