Il Presidente e il Consiglio Direttivo si uniscono al Direttivo dell’Emilia Romagna per comunicare la prematura scomparsa di Daniela Rebecchi.
Ricordiamo la collega con stima e riconoscenza per i suoi contributi all’interno della società scientifica e ci stringiamo al dolore dei familiari e dei colleghi che collaboravano con lei.
Chi volesse porgere l’ultimo saluto a Daniela potrà recarsi oggi dalle 15.00 alle 19.00 e domani dalle 8.00 alle 19.00 presso Terra Cielo Funeral Home (via Emilia Est 1320 a Modena).
Il funerale si terrà il giorno 21/11 alla chiesa di Santa Rita da Cascia in via Tommaso Frignani 120 a Modena.
Fabio Monticelli e il direttivo
Un ultimo saluto a Daniela Rebecchi
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Re: Un ultimo saluto a Daniela Rebecchi
La scomparsa di Daniela mi addolora profondamente.
Ci siamo conosciute negli anni del mio secondo mandato di Presidente SITCC. Insieme abbiamo lavorato al tavolo tecnico sulla Salute mentale del Ministero, io per la psicoterapia e lei per la psicologia. E' stato importante per me lavorare con lei. Una lunga esperienza nelle istituzioni e nel servizio pubblico messe generosamente a disposizione di importanti iniziative. In questi anni l'ho vista portare avanti con delicatezza e tenacia progetti importanti così come con la stessa delicatezza e tenacia ha portato avanti la sua battaglia contro la malattia.
Donna intelligente, coraggiosa, paziente e sorridente. Donna speciale, come ci siamo dette con Clarice.
Un abbraccio a chi le vuole bene, alla sua famiglia, alle sue figlie e alla sua amata nipotina che ho conosciuto attraverso le parole dolci di una nonna divertita e appassionata.
Ciao Daniela, grazie per l'esempio.
Rita Ardito
Ci siamo conosciute negli anni del mio secondo mandato di Presidente SITCC. Insieme abbiamo lavorato al tavolo tecnico sulla Salute mentale del Ministero, io per la psicoterapia e lei per la psicologia. E' stato importante per me lavorare con lei. Una lunga esperienza nelle istituzioni e nel servizio pubblico messe generosamente a disposizione di importanti iniziative. In questi anni l'ho vista portare avanti con delicatezza e tenacia progetti importanti così come con la stessa delicatezza e tenacia ha portato avanti la sua battaglia contro la malattia.
Donna intelligente, coraggiosa, paziente e sorridente. Donna speciale, come ci siamo dette con Clarice.
Un abbraccio a chi le vuole bene, alla sua famiglia, alle sue figlie e alla sua amata nipotina che ho conosciuto attraverso le parole dolci di una nonna divertita e appassionata.
Ciao Daniela, grazie per l'esempio.
Rita Ardito
Re: Un ultimo saluto a Daniela Rebecchi
L’ultima volta che ho l’incontrata, circa un anno fa, in occasione di un seminario di studi della Sezione Regionale Emilia Romagna, Daniela aveva gli occhi spenti un po’ tristi e un po’ spaventati - quelli che incroci nelle corsie e all’uscita degli ospedali o tra gli sfollati di guerra come racconta Nemirowsky in Notte in treno. Occhi capaci di suscitare una inusuale confidenza che portò a condividere – insubordinando una manciata di massime di Grice- dettagli minimi sulle proprie condizioni quasi a consolidare un assetto o ancora a celebrare la vita che seppur precaria comunque accadeva.
Con Daniela avevo capillarmente condiviso, assieme al gruppo di lavoro del centro sinesis, l’organizzazione del congresso SITCC di Bologna del 2002, da lei imparando tanto, non soltanto per quel che riguarda le capacità di costruzione e organizzative ma soprattutto una posizione umana: lineare e pulita, orientata al fare con lungimiranza, intelligenza e semplicità, con chiarezza e onestà. Una posizione capace di starti sempre di fronte, presente, vicina, con lo sguardo diretto al tuo, che pure veniva come di riflesso anch’esso orientato a una simile dirittura.
Dai modi di quella condivisione abbiamo costruito i virtuosi rapporti scientifici e geografici tra due scuole cognitiviste - quella di Modena Studi Cognitivi e quella di Bologna la SBPC - di orientamento differente, ma in un reciproco riconoscimento capace di mantenere un costante dialogo e un proficuo scambio.
Se ne vanno via via in diversi della nostra famiglia della SITCC e temo che con il passare degli anni non saranno certo di meno questi dolorosi momenti. Ma non credo che sia soltanto come dice il poeta Evtušenko, che “Gli uomini se ne vanno… e non tornano più.” Che “non risorgono i loro mondi segreti.” “È la legge d'un gioco spietato. Non sono uomini che muoiono, ma mondi”.
Certo da un lato “ogni volta vorrei gridare ancora contro questo irrevocabile destino”, ma dall’altro vorrei anche riuscire a pensare che “Celui qui a été ne peut plus désormais ne pas avoir été: désormais ce fait mystérieux et profondément obscur d'avoir vécu est son viatique pour l'éternité" (V. Jankélévitch, L'Irréversible et la Nostalgie).
Nel frattempo comunque per mantenere tra noi concretamente il ricordo di Daniela vorrei proporre al Direttivo Emilia Romagna di intitolare a lei la Giornata di Studi che ormai da tempo la Sezione Regionale annualmente organizza e che continuerà a organizzare con regolarità – quella di quest’anno si terrà tra pochissimi giorni la mattina di lunedì 25 novembre sul tema “Alla ricerca dell’atto terapeutico perduto”.
Silvio Lenzi
Con Daniela avevo capillarmente condiviso, assieme al gruppo di lavoro del centro sinesis, l’organizzazione del congresso SITCC di Bologna del 2002, da lei imparando tanto, non soltanto per quel che riguarda le capacità di costruzione e organizzative ma soprattutto una posizione umana: lineare e pulita, orientata al fare con lungimiranza, intelligenza e semplicità, con chiarezza e onestà. Una posizione capace di starti sempre di fronte, presente, vicina, con lo sguardo diretto al tuo, che pure veniva come di riflesso anch’esso orientato a una simile dirittura.
Dai modi di quella condivisione abbiamo costruito i virtuosi rapporti scientifici e geografici tra due scuole cognitiviste - quella di Modena Studi Cognitivi e quella di Bologna la SBPC - di orientamento differente, ma in un reciproco riconoscimento capace di mantenere un costante dialogo e un proficuo scambio.
Se ne vanno via via in diversi della nostra famiglia della SITCC e temo che con il passare degli anni non saranno certo di meno questi dolorosi momenti. Ma non credo che sia soltanto come dice il poeta Evtušenko, che “Gli uomini se ne vanno… e non tornano più.” Che “non risorgono i loro mondi segreti.” “È la legge d'un gioco spietato. Non sono uomini che muoiono, ma mondi”.
Certo da un lato “ogni volta vorrei gridare ancora contro questo irrevocabile destino”, ma dall’altro vorrei anche riuscire a pensare che “Celui qui a été ne peut plus désormais ne pas avoir été: désormais ce fait mystérieux et profondément obscur d'avoir vécu est son viatique pour l'éternité" (V. Jankélévitch, L'Irréversible et la Nostalgie).
Nel frattempo comunque per mantenere tra noi concretamente il ricordo di Daniela vorrei proporre al Direttivo Emilia Romagna di intitolare a lei la Giornata di Studi che ormai da tempo la Sezione Regionale annualmente organizza e che continuerà a organizzare con regolarità – quella di quest’anno si terrà tra pochissimi giorni la mattina di lunedì 25 novembre sul tema “Alla ricerca dell’atto terapeutico perduto”.
Silvio Lenzi
Re: Un ultimo saluto a Daniela Rebecchi
Fin dai primi tempi Daniela è stata per me quella persona da chiamare ogni volta che c’era da prendere una decisione o una posizione su una questione: in buona sostanza Daniela era (anzi, è) un punto di riferimento.
Te le spiegavi il tuo dubbio, il tuo cruccio, lei diceva come la pensava sulla faccenda (Daniela diceva sempre quello che pensava) e su come procedere.
Aveva una grandissima capacità di arrivare al nocciolo della questione senza tanti giri o fronzoli.
Ti dava la soluzione dicendoti: «te non preoccuparti fai così, ok??». Daniela pronunciava quell’ok con tono perentorio ma aveva un effetto incredibilmente rassicurante: se fai così andrà tutto bene ok?
Lunedì 25, durante l’evento « alla ricerca dell’atto terapeutico perduto », ricorderemo Daniela, la docente e la persona. A nome del direttivo della sezione regionale E-R accogliamo l’ottima proposta di Silvio di intitolare a Daniela Rebecchi, ora e per sempre, l'annuale giornata di studi.
Ciao Daniela, ti porteremo sempre con noi, ok??
Adir Samolsky Dekel
Te le spiegavi il tuo dubbio, il tuo cruccio, lei diceva come la pensava sulla faccenda (Daniela diceva sempre quello che pensava) e su come procedere.
Aveva una grandissima capacità di arrivare al nocciolo della questione senza tanti giri o fronzoli.
Ti dava la soluzione dicendoti: «te non preoccuparti fai così, ok??». Daniela pronunciava quell’ok con tono perentorio ma aveva un effetto incredibilmente rassicurante: se fai così andrà tutto bene ok?
Lunedì 25, durante l’evento « alla ricerca dell’atto terapeutico perduto », ricorderemo Daniela, la docente e la persona. A nome del direttivo della sezione regionale E-R accogliamo l’ottima proposta di Silvio di intitolare a Daniela Rebecchi, ora e per sempre, l'annuale giornata di studi.
Ciao Daniela, ti porteremo sempre con noi, ok??
Adir Samolsky Dekel