Uno sguardo diverso sull'ADHD

angelo maria inverso
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Re: Uno sguardo diverso sull'ADHD

Messaggio da angelo maria inverso »

A tutti i colleghi, salute.
L'evento annunciato per il 7 novembre c'è stato.
Grazie a chi lo ha reso possibile, in primis la direzione nazionale e particolarmente Ilaria Baiardini, la segreteria regionale della SITCC Piemonte-Valle d'Aosta nelle sue rappresentanti attuali e (Romina Castaldo) e pregressa ( Chiara Marmo), L'Istituto universitario salesiano di Torino in tutte le sue componenti, ma particolarmente la professoressa Claudia Chiavarino (direttore accademico di IUSTO). Ringraziamo inoltre Carla Vandoni e Angelo Zappalà per averci sostenuto nel nostro sforzo organizzativo.
Il più grande grazie va a Tiziana Frau, la vera potenza organizzatrice di tutto ciò.
Chi si è perso l'evento difficilmente troverà altrove gli stessi contenuti, soprattutto le relazioni di Marco del Giudice e Rosario Montirosso hanno dato uno spessore e una profondità alla giornata e hanno indicato alcune direzioni al nostro modo di vedere l'adhd.
Marco del Giudice ha proposto un modo originale di riordinare l'eterogeneità della categoria diagnostica lungo i versanti fast e slow dell''adattamento. Una breve sintesi del suo più ampio contributo alla psicopatologia la troverete nell'articolo
Del Giudice M, Haltigan JD. An integrative evolutionary framework for psychopathology. Dev Psychopathol. 2023 Feb;35(1):1-11. doi: 10.1017/S0954579421000870. Epub 2021 Aug 9. PMID: 34365992.
Rosario Montirosso ha illustrato la rilevanza delle strategie di accudimento sulla regolazione degli aspetti emozionali, comportamentali e cognitivi dei bambini e del contributo negativo che strategie accudenti incongrue possono avere nello sviluppo psicopatologico. Dei suoi recenti contributi mi piace segnalare la recente validazione per il contesto italiano della procedura di analisi dello stile interattivo genitoriale denominata PICCOLO (Hogrefe, 2022).
Sentirli dal vivo è tutt'altra cosa.
La clinica ha occupato gran parte del pomeriggio.
Su questo versante le relazioni di Claudio Bissoli e Tiziana Frau hanno mostrato il ruolo decisivo dell'intervento sulla genitorialità, non delimitabile da versioni più o meno standard di Parent Training, ma consistente nell'azione di supporto e guida, all'interno di un incrementò di sensibilità e di regolazione dei loro stessi stati emozionali.
Alessia Minellono ha mostrato come concretamente si può ampliare lo spettro di ciò che dovrebbe essere osservato e dovrebbe essere considerato nella diagnosi, alla luce della stessa complessità dei concetti di Attenzione, Iperattività e Impulsività. Ma soprattutto, come non è nè utile, nè etico trascurare quello che il bambino vive in rapporto sia alle sue difficoltà, sia a quello che il percorso diagnostico, i trattamenti cui viene esposto e l' etichetta diagnostica stessa può significare. Che il disturbo mai non oscuri, copra, renda invisibile il bambino che è sotto i nostri occhi e deve essere l'oggetto dei nostri interventi.
Infine Giovanna Fungi che ci ha reso partecipi del significato e dell'impatto sociale della nozione di ADHD.
Sembrerebbe che ai partecipanti sia piaciuto....quindi continueremo.
State bene.
Angelo Inverso
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