Autismo e vaccini

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Re: Autismo e vaccini

da dr. Valerio Rubino » oggi, 09:32

Capisco che il formarsi di fazioni che mettono in discussione buona parte delle decisioni dell'autorità sanitaria possa generare nella restante parte della popolazione un senso di pericolo.. e che quando c'è una minaccia per la propria incolumità (vaccini, covid, guerra ecc.) non è tempo per parlare di filosofia teoretica o di epistemologia..
È al contempo vero che allo stesso tempo ogni volta che si approfondisce il tenore di alcuni disegni di ricerca rct, di alcuni partiti politici e dei valori della classe dirigente nazionale ed internazionale c'è da rabbrividire..
Poi negli sfiduciati ci sono persone che riflettono con sufficiente senso critico e su buone basi di ragionamento così come c'è chi dice "piove governo ladro".. non credo tuttavia che una soluzione funzionale sia quella di creare macro categorie che finiscono per arrivare come giudizi sulla persona, del tipo "no vax", "pacifisti (con accezione negativa)", "putiniani", "bolscevichi", "narcisisti" ecc. ecc. Perché questo fa solo incazzare le persone e genera divisione interna, del tipo "noi e loro".. Invece credo per quanto più impegnativo sia importante sempre dibattere sulle idee.. del tipo io la penso così per questo, questo e quest'altro motivo, portami le tue fonti, i tuoi ragionamenti.. discutiamone.. su questo terreno allora potremmo renderci conto che siamo tutti interessati allo stesso scopo.. a sopravvivere.. e semplicemente lo stiamo facendo in modi diversi.. se invece creiamo etichette si blocca immediatamente il confronto, del tipo :"tu sei così" invece di "hai questo pensiero".
È necessario mantenere un dialogo non giudicante.. come in psicoterapia.. altrimenti ci si chiude e le posizioni si irrigidiscono ed allora diventiamo manipolabili dalla propaganda.. non siamo manipolabili perché abbiamo paura.. tutti abbiamo paura.. siamo manipolabili perché ci giudichiamo..
Potrei dirlo in altro modo.. un aspetto che differenzia la IFS da altri approcci sulle parti è l'idea che le parti siano naturalmente presenti in ogni essere umano.. che la principale distinzione tra una personalità maggiormente sana ed una maggiormente disfunzionale riguarda quanto le parti lavorino una contro l'altra oppure in una modalità più armonica, coesa e integrata..
Se utilizzassimo questa ottica sia i "vax" che i "no vax" sarebbero tutte strategie di coping in cui si attivano dei protettori tanto nelle prime posizioni che nelle seconde.. sono semplicemente da considerare strategie diverse..
Non credo sia utile delegittimare l'altro con queste etichette oggi molto in voga su tanti temi che spaziano dalla sanità alla politica.. del tipo "vax", "narcisista", "guerrafondaio", "russofobo", "pacifista", "putiniano" ecc ecc.. credo che l'unico modo sia il dibattito sulle idee che ci sono dietro e non la delegittimazione aprioristica perché "voi" siete più fusi con i protettori e "noi" meno.. voi avete disturbi di personalità e noi no..
Partiamo dal presupposto fondamentale che sono strategie di coping differenti ma con pari dignità.. un po' come quando desideriamo che il paziente integri diverse parti di sè per superare un trauma da Attaccamento..
Nel piccolo come nel macro credo che la via d'uscita non sia la delegittimazione con etichette ma il dibattito sulle idee, perfino su quelle che ci possono apparire più assurde.. che sia all'interno di noi stessi, del nostro condominio, della sitcc, della nostra nazione, dell'Europa e del mondo.. sediamoci e parliamo delle idee.. lasciamo le etichette per chi vive nel pregiudizio..
Compassion e Mindfulness docet..

Re: Autismo e vaccini

da Alessandro Grifi » ieri, 11:43

Cari tutti, leggo lo scambio di mail delle ultime settimane sulla questione vaccini-autismo e i brevissimi riferimenti-accenni alla più ampia questione sui vaccini Covid mRNA ed effetti avversi gravi. E’ su questo secondo aspetto più ampio che vorrei soffermarmi a riflettere. E non con l’intento di perdere tempo, nutrire complottismo social, andare fuori tema deviando l’attenzione dallo psichico, o di arrecare noia, ma con la finalità di conoscere e capire. Ritengo che tale questione sia infatti estremamente delicata e rilevante anche per noi, innanzitutto in qualità di esseri umani, poi in quanto comunità di psicologi-psicoterapeuti, professionisti della salute “mentale”, vale a dire di una “mente che per sua natura abita un corpo”. Se da un lato la questione è molto complessa, visto i contenuti che implica, dall’altro ha un presupposto molto semplice: o siamo dinanzi a un delirio, il che significa che non esistono in Italia e nel resto del mondo numerosissimi casi di reazioni avverse gravi da vaccini mRNA (per numerosissimi non s’intende ovviamente il normale, previsto e possibile numero di effetti avversi da bugiardino, che un vaccino o un qualsiasi altro farmaco può indurre). E dunque non esisterebbero affatto numerosissimi casi (non parliamo di decine o centinaia) di correlazione tra vaccini mRNA e reazioni allergiche o anafilattiche, disordini cardiocircolatori, miocarditi, pericarditi, repentini tumori e metastasi, ictus ischemico, paralisi, patologie autoimmuni, alterazioni del ciclo mestruale, malattie neurogenerative, neurologiche, tiroidee, oculari, decessi improvvisi di individui generalmente sani o senza altre patologie rilevanti (U. Kruger: https://www.kla.tv/30465 , Gentilini P., Frajese G., Donzelli A. sono soltanto un esempio di medici che riportano informazioni di questo tipo citando fonti, a loro dire, attendibili, ma appunto stando al nostro esempio in questione sarebbero dei ciarlatani deliranti). Oppure siamo di fronte a un qualcosa, che per la gravità che implica, è senza precedenti nella storia dell’umanità, e a quanto pare oscurata da censura medica, politica (con blocco di dati statistici accurati, ricerche, pubblicazioni) e mediatica (con blocco di informazioni e notizie), dunque negata nella sua evidenza alla popolazione generale. Come tutti sappiamo, per conoscere e avvicinarsi a ciò che è vero e reale, è necessario osservare i fatti, lasciando cadere ogni credenza personale, ogni convinzione radicata, visione ideologica, partitica, politica, ecc..Noi lo facciamo? Perché a dirlo ai nostri pazienti e a riconoscere con loro le care “distorsioni cognitive” siamo bravi, ma noi, su noi stessi, lo facciamo? Altrimenti è un attimo che anche qui si diventa: pro Trump, contro Kennedy Jr., io di destra, tu di sinistra, io per Burioni, tu per Bassetti, io vax – tu no vax, io nella verità - tu complottista terrapiattista e via dicendo, praticamente in preda a un conflitto senza fine. Cosa c’entra tutto questo con il conoscere, o quanto meno con l’avvicinarsi il più possibile a conoscere ciò che è vero? Niente! Detto questo, vorrei sottoporvi un paio di esempi dove vengono esternati in Italia dati scientifici “o presunti tali” con tanto di pubblicazioni relative a Nature e al BMJ, British Medical Journal. Da non ricercatore e inesperto in ambito di ricerca rimango non aperto, apertissimo a qualsiasi smentita, purchè attendibile. Anzi, in realtà è quello che più desidererei ricevere dagli esperti nel campo, perché corrisponderebbe a una buona notizia non solo per la comunità dei clinici e ricercatori di questa mailing list, ma per l’intera comunità umana. Il primo video (10 minuti circa) è relativo a una conferenza presso la Camera dei Deputati datata 22-5-2022, https://youtu.be/MGng0bkZ93Q?feature=shared il secondo relativo a conferenza presso il Senato della Repubblica, datato 24-2-2025 https://youtu.be/z8oI0mB3IR8?feature=shared nello specifico per quest’ultimo, mi permetto di suggerire (per le informazioni implicate) dal minuto 57:00 al minuto 105:00. È evidente che in entrambe i casi il contesto dove i contenuti vengono sviscerati e riportati è la sede del Governo – Stato Italiano e non la camera da letto di un leone da tastiera imbizzarrito e pronto a sparare possibili fake news su Facebook o su Instagram (nb:tali documenti video sono reperibili sul sito del Governo Italiano e soltanto per comodità ho preferito allegare i link youtube). Nel primo caso (5-2022) si affronta il tema degli effetti avversi da vaccini covid mRNA e l’enfasi viene posta sui possibili danni gravi che la proteina Spike (da vaccino) è in grado di arrecare all’organismo umano; nel secondo caso (2-2025), viene documentata scientificamente l’inesistenza di un virus SarsCov 2 naturale derivante da pipistrelli o altri animali, in quanto lo stesso virus, pare, sia stato dimostrato già nel 2022 che composto da almeno 19 aminoacidi brevettati da Moderna. Per intenderci, la stessa casa farmaceutica che poi ha prodotto il vaccino covid. Stando a queste fonti, ripeto condivise nella sede del Governo Italiano nel febbraio 2025 e non con la popolazione generale sui media, il virus Sars Cov 2 è dunque un virus di laboratorio e potrebbe aver avuto e avere implicazioni molto serie sulla salute anche nella sola possibilità di contrarre la malattia Covid, senza alcun vaccino, dal momento che non esisterebbe nessuna proteina Spike naturale all’interno dello stesso, ma componenti meramente chimiche e tossiche. La domanda a questo punto è: quanto descritto e riportato in queste due conferenze è vero? I dati, gli studi e le fonti sono attendibili? Si o no? Abbiamo dati, studi, pubblicazioni italiane o internazionali sufficienti oggi per confermare la validità di queste informazioni? Mi permetto di riportare alcune frasi del dr. Sibilia scritte su questo forum in data 18 marzo 2025: “Gli attuali "vaccini" a mRNA tendono a modificare segmenti di DNA, grazie all'enzima RNA trascrittasi che introduce nel nucleo cellulare materiale genetico prima non presente!” e ancora: “Dati manipolati, risultati ignorati, conclusioni infondate hanno portato a epidemie di effetti indesiderati, di cui paghiamo (e pagheremo ancora a lungo) le conseguenze, comprese le più gravi.” Osserviamo, approfondiamo, conosciamo, studiamo, compariamo, verifichiamo. Tutto questo, è vero oppure no? Da aspirante conoscitore dell’animo umano, suggerirei poi di non liquidare immediatamente la questione e distogliere lo sguardo altrove a un eventuale primo, possibile e legittimo moto d’irritazione o di avversione per la questione affrontata. Poi, se tutto questo non dovesse essere vero, è possibile subito scrollarsi di dosso eventuali preoccupazioni sollecitate e procedere oltre, magari aiutando i nostri cari pazienti, all’occorrenza, a fare altrettanto. Ma se queste informazioni e conoscenze scientifiche dovessero essere vere, veritiere, fortemente attendibili, le cose cambierebbero radicalmente. Dal momento che ciascuno di noi, si spera, vagliandole con la propria intelligenza, e non con quella del proprio medico di base, dell’amico o parente medico, potrebbe immediatamente coglierne il possibile gravissimo e devastante impatto sulla salute “individuale”, fisica e psicologica oltre che “sociale e collettiva”, non solo nel nostro Paese. Sembra fantascienza ai confini con l’horror, lo so. Ma penso che, di questi tempi, tra fake news, intelligenze artificiali, apparente o reale incremento esponenziale di malattie gravi e morti improvvise sotto ai nostri occhi, specie tra i giovanissimi, valga la pena poter rallentare un po’ il passo e verificare bene. E non liquidare il tutto immediatamente con l’ipergeneralizzazione: “E’ sempre accaduto; questi fenomeni si sono sempre verificati; sono l’aria inquinata da smog-chimica-tecnologia 5G e le abitudini alimentari errate le cause di tutto questo (che sicuramente, intendiamoci, non fanno bene) ; l’uomo non vuole accettare la morte; è il solito becero complotto dei no vax; basta con questo covid e vaccini, è acqua passata, voltiamo pagina.” O ancora, come condiviso in questo forum: “Basta con queste svolte sociopolitiche parascientifiche noiosissime”; “Facciamo uno studio su larga scala su quanti si stancano”. Ripeto, mi auspico ancora vivamente che sia così, che non sia vero niente di quanto riportato, ma contemporaneamente rifletto su quanto accaduto realmente in Francia intorno al 2015: la lotta vinta da un medico di provincia e il suo piccolo staff di ricercatori contro la seconda casa farmaceutica francese ( e ben rappresentata nel film: “150 milligrammi” ). La dr.ssa Irene Frachon, pneumologa dell’ospedale universitario di Brest, scopre un legame diretto tra una serie di morti sospette (che si riveleranno essere oltre 1000 nella sola Francia), causate da valvulopatia cardiaca e l’assunzione del Mediator, un farmaco per diabetici in commercio da oltre trent’anni (spesso utilizzato dai pazienti allo scopo di perdere peso). In questo caso, sicuramente siamo di fronte a un non complotto, ma a una storia vera e ben documentata, oltre che a un esempio di deontologia, di giustizia, di denuncia, di impegno sociale e professionale, del quale hanno sicuramente beneficiato tutti i suoi pazienti, vivi e morti, i loro familiari e l’intera collettività. Alla dr.ssa Frachon, che tutt’ora esercita la professione medica presso l’ospedale di Brest, piaceva e suppongo piace ancora, citare Einstein: “Il mondo è un posto pericoloso in cui vivere, non a causa di coloro che compiono azioni malvagie, ma a causa di coloro che stanno a guardare senza fare niente”. Riprendendo e ampliando poi una frase riportata in questo forum: “Non scherziamo, facciamo uno studio su larga scala su quanti si annoiano”, potremo coglierne anche un punto di vista altro: “Non scherziamo, perché non facciamo uno studio per verificare se ad esempio le 5000 persone iscritte (tra danneggiati e familiari) al Comitato Ascoltami (Presidente Federica Angelini) https://comitatoascoltami.it/ https://ventodinordest.com/2025/03/29/e ... -convegno/ (nb: è solo uno delle decine di comitati presenti sul territorio nazionale per reazione avverse gravi da vaccino covid mRNA) mentono o dicono la verità? Perché non verifichiamo se i colleghi psicologi-psicoterapeuti che hanno scelto a titolo gratuito di prestare sostegno e supporto psicologico ai membri di questo comitato esistono nella realtà o tutte queste informazioni sono delle fake news dei social? A seguire la testimonianza di un membro, di una goccia di questo comitato, un ragazzo 26enne di Napoli, che ne rappresenta migliaia e che descrive quanto accadutogli https://youtu.be/N4rHwwx37tw?feature=shared Perché non verificare se questo ragazzo esiste, dice il vero oppure è frutto dell’intelligenza artificiale? (ripeto, l’esempio, rispettando l’unicità di questa persona, è necessario poi immediatamente estenderlo a migliaia di altre persone, verificando la loro esistenza e veridicità). E poi, perché in un secondo momento non ne facciamo un altro di studio su larga scala: se queste migliaia di persone esistono e sono nel vero, potremo indagare i loro stati mentali, il tono dell’umore, le loro emozioni prevalenti e dominanti nel quotidiano: Quanti si annoiano? Quanti si stancano? O quanti esperiscono indignazione e grave sofferenza psicologica (oltre che fisica) per quanto accaduto e continua ad accadere, ancora oggi, circondati da un “rumoroso silenzio” del quale facciamo parte anche noi, chi vi scrive e chi legge (sempre se tutto vero, ovviamente). Troppo facile giocare la carta: è colpa di Trump, Ursula, Conte, Cossiga, Spadolini o Ronald Reagan. Verifichiamo su larga scala, è vero oppure è tutto un delirio? “E’ veramente andato tutto bene?” e quindi il documentario di Paolo Cassina, disponibile su playmastermovie, che gira attualmente anche nelle scuole italiane è una montatura, una finzione dettata da uno schieramento politico e quindi mera e pura propaganda? Oppure effettivamente come il suo titolo riporta “Non è andato tutto bene”? Potremo verificare poi se in un suo secondo documentario, “Invisibili” https://youtu.be/rPfsfaBzDbI?feature=shared le decine di persone danneggiate da vaccino covid mRNA che si raccontano con coraggio sono degli attori esordienti del Piccolo di Milano, dei fantocci in cartapesta manovrati dalla politica o se rappresentano una realtà esistente caratterizzata da migliaia di esseri umani solo in Italia. Osserviamo senza punti di vista personali, dando il benvenuto al dubbio e allo scetticismo, ma rimanendo aperti. E’ a quel punto che di solito la vita si svela così com’è, e non come dovrebbe essere. E in ultimo, (che in realtà sarebbe in primis) lasciando andare per un istante (con il massimo e dovuto rispetto) papa’ “Nature” , mamma “BMJ British Medical Journal”, i vari ziii “Paper” e “Review”, nonno OMS e nonna Aifa. Se ci soffermiamo un momento ad osservare le nostre vite degli ultimi 4 anni, quelle dei nostri cari, degli amici, dei parenti, dei colleghi, dei pazienti e loro familiari, dei personaggi pubblici, degli sconosciuti…come procedono? E’ tutto così ordinario?, e quindi a dominare è il solito: “Va come sempre!” (come dicono in tanti) oppure “Qualcosa è cambiato..” come direbbe Jack Nicholson, senza però in questo caso scomodare troppo ossessioni e rituali vari. Invito soltanto ad osservare senza cadere nella critica reattiva e nella fuga, per favore. Ps: volevo ringraziare poi il dr. Angelo Inverso, che non conosco personalmente (come la maggior parte di voi d’altronde) per le chiare ed esaustive informazioni nelle mail condivise riguardo al tema di vaccini e autismo, oltre che per i modi attenti, precisi, scrupolosi, seri, chiari, e rispettosi di porsi. Mi permetto di dissentire dal dr. Inverso soltanto su una questione: quelle scuse fatte nell’ultima email per possibile noia arrecata, ovviamente accettate solo se in chiave ironica (scherzo le accetterei comunque). Ma quale noia Angelo!!! In me, e sono sicuro che “non solo in me.. Elisa ne è una prova” hai contribuito ad alimentare il fuoco per conoscere ciò che è vero. Per lo stesso identico motivo, ringrazio in particolar modo anche i dr. Sibilia e Lambruschi. State bene, tutti! Un abbraccio, Alessandro

Re: Autismo e vaccini

da angelo maria inverso » 01 apr 2025, 10:17

Carissimi colleghi, come ho ritenuto doveroso scusarmi con i colleghi annoiati o anche irritati per i diversi anche miei interventi, così mi è fatto obbligo di ringraziare chi mi ha espresso pubblicamente personale stima. Perciò ringrazio Elisa e, attraverso lei, tutti quelli che hanno una simile considerazione.
Non vorrei congedarmi da voi senza due informazioni, la prima riguardo alla polemica sui vaccini in generale, la seconda relativamente all'autismo.
1. Polemiche e guerre sui vaccini e le vaccinazioni. Il National Healt Institute ha sospeso i finanziamenti alle ricerche che cercavano di capire perché tanta gente è ostile alle vaccinazioni. Questa è naturalmente una brutta notizia e la decisione non può che essere ideologica, anche se viene giustificata con una equilibrata distribuzione dei fondi. (Ci tengo a dirlo perché a volte si equivoca sulle posizioni di chi parla)
Nell'articolo in cui si protesta contro la decisione si fa riferimento ad un dato, cioè che la riluttanza alla vaccinazione sia cresciuta tra il 2019 e il 2022 (
The timing of this decision could not have come at a more inopportune time. An estimated 1 in 5 parents in the US are now hesitant about vaccines.
,
Opel DJ, O’Leary ST, Stockwell MS. The Future of Research on Vaccine Uptake at the National Institutes of Health. JAMA. Published online March 31, 2025. doi:10.1001/jama.2025.4725

Tuttavia la ricerca citata a supporto dice che Circa 1 bambino su 5 ha avuto genitori che hanno segnalato VH ( Vaccine hesitance - esitazione, incertezza, indecisione, etc del vaccino) dal 2019 al 2022. La VH dei genitori è aumentata dopo l'autorizzazione del vaccino COVID-19 per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni ed è diminuita per i bambini di età compresa tra 6 mesi e 4 anni. [quoteAbout 1 in 5 children had parents reporting VH from 2019 to 2022. Parental VH increased after the authorization of the COVID-19 vaccine for children aged 5–11 years and declined for children aged 6 months-4 years.][/quote].
Vashist K, Yankey D, Elam-Evans LD, et al. Changes in vaccine hesitancy among parents of children aged 6 months - 17 years, National Immunization Surveys, 2019-2022. Vaccine. 2024;42(20):125989. doi:10.1016/j.vaccine.2024.05.037
Cari colleghi, decidete voi se la citazione sia corretta
L'articolo di Opel e colleghi continua affermando che
Coverage for routine childhood vaccines has fallen since the COVID-19 pandemic and has yet to recover.
e basa la sua affermazione su una ricerca che analizza il fenomeno e che rileva che " La copertura con quasi tutti i vaccini è stata inferiore tra i bambini nati nel 2020 e nel 2021 rispetto a quelli nati nel 2018 e nel 2019, con cali che vanno dall'1,3 al 7,8%. Le analisi dei dati NIS-Child per le coorti di nascita precedenti non hanno rivelato cali così diffusi nella copertura delle vaccinazioni infantili di routine".
Le cose più significative dell'articolo citato sono espresse nella parte dell'articolo dedicata ai limiti dell'indagine.
Leggete e traducete voi stessi
The findings in this report are subject to at least three limitations. First, the low household interview response rates (21%–27% during survey years 2019–2023) and the availability of adequate provider data for only 48%–54% of those with completed interviews during those survey years increases the possibility of selection bias. Such bias might persist to some degree even after survey weighting adjustments, potentially resulting in under- or overestimation of vaccination coverage. Second, potential bias related to noncoverage of households without telephones might also have been incompletely controlled for by the use of weighting in the analysis. If phoneless households are more common among lower income families, the result would be higher observed vaccination coverage. Finally, incompleteness of provider-reported vaccination histories during the most recent survey year could have biased coverage estimates downward. Contractual issues led to a shortened time frame for collecting information from vaccination providers, likely resulting in underascertainment of some administered vaccines. In addition, the vaccination history questionnaire mailed to providers was changed from one to two pages, possibly leading to additional reporting errors owing to lack of familiarity with the new questionnaire format. Assessment of total survey error for the 2023 survey year demonstrated that coverage was underestimated by 2.0 percentage points for ≥1 dose of MMR, 4.3 percentage points for the HepB birth dose, 5.1 percentage points for ≥4 doses of DTaP, and 9.4 percentage points for the combined seven-vaccine series.**** An analysis that evaluated coverage in children from the same monthly birth cohorts who appeared in two different survey years indicated 2–3 percentage point lower estimates based on the 2023 compared with the 2022 samples, indicating a possible change in bias between 2022 and 2023, consistent with the lower provider response rates in 2023.
Onesti i ricercatori, non c'è dubbio, ma che dire degli estensori dell'articolo allarmante che sicuramente tutti citeranno (sentiremo l'autorevole e scientifico Borioni (o Burioni? Boh!).
Si fa inoltre riferimento ad una incredibile epidemia di ben 378 casi di morbillo e 2 morti negli Stati Uniti d'America (l'articolo non riferisce le fonti del dato, nè le cause dei due decessi).
Vi ho fornito questa informazione e i riferimenti perché ciascuno di voi possa farsi un'idea non mediata.

2. Sull'autismo sarò più breve.
Dicevo in una mail precedente che il dato dell'aumento della prevalenza delle diagnosi di autismo è vecchissimo e da sempre e finora la si sia spiegata con fattori che negano il reale incremento della patologia (il raffinamento delle diagnosi, l'aumento della sensibilità, il cambiamento dei sistemi diagnostici, etc).
Vi do un rifermento che testimonia di quanto il dato sia antico e di come si dovrebbe andate al di là delle solite litanie. Eccolo: tra il 1987 e il 1998 in California, vi era stato un incremento del 270% delle diagnosi di autismo e del 1000% di quelle afferenti allo spettro (allora si chiamavano disturbi pervasivi dello sviluppo). Anche allora la spiegazione insisteva sui fattori che ho prima citato. Uno (io) si chiede perché accordare la preferenza all'ipotesi di una variazione dei sistemi diagnostici piuttosto che a fattori che hanno incrementato la incidenza del disturbo. Io ne formulo una contestabilissima: perché l'eziologia genetica dell'autismo (che viene data quasi per scontata) non potrebbe giustificare un simile aumento.....Ah! dimenticavo la bibliografia
"California Departement of developmental service: A report to the legislature: Change in the population of persons with autism and pervasive developmental disorders in California Developmental Services Systems: 1987 throught 1998. California Healt and human services agency. C.A, IV"

Ho finito. Scusate il disturbo, lavoriamo per voi :)
State bene
Angelo Inverso

Re: Autismo e vaccini

da Elisa Russello » 31 mar 2025, 11:00

Cari tutti,
Come sempre succede, spesso temi e argomenti risuonano in noi anche in base ai nostri vissuti personali.
Io NON mi sto annoiando per nulla a leggere questo interessante scambio, imparo sempre molto da voi e ringrazio sopratutto le voci fuori dal coro, in particolare del mio stimato Prof. Inverso, oltre a Laura Ferrari per averne dato l'avvio.

Chi si annoia può non leggere, non è obbligatorio.
Il titolo del forum ci invita ad approfondire solo i temi di nostro interesse!

Re: Autismo e vaccini

da angelo mara inverso » 25 mar 2025, 10:20

Rispondo brevissimamente a Renato.
Carissimo Renato, scusa tu e i colleghi annoiati e stanchi di questo tornare sul tema vaccini-autismo.
Si voleva solo sostenere (da parte mia) che si usano spesso due pesi e due misure; che si danno spesso soluzioni definitive a problemi aperti; che circolano e vengono accettate versioni sostenute solo da montagne di studi ripetitivi e inconcludenti (non entro nello specifico per non annoiare). Questo è quanto!
Trascuro il resto
Cari saluti a te e ai pazienti colleghi (anche agli spazientiti)
Angelo Inverso

Re: Autismo e vaccini

da Carla Barile » 25 mar 2025, 06:47

Buongiorno, a me risulta che lo studio delle cause, possibili probabili certe, delle malattie sia relativo alla patologia medica allo studio dell’etiopatogenesi, che sempre va tenuta presente nella clinica medica
La medicina legale cerca altri nessi di causalità, relativi a responsabilità, rifacendosi in ogni caso alla storia anche naturale della malattia, all’etiopatogenesi, alle cure disponibili, a dati epidemiologici.
Dati epidemiologici che sarebbero tanto utili sia per le complicanze delle malattie per cui ci si vaccina( encefalite postmorbillosa per es) e per gli effetti collaterali dei vaccini.
Non sono un infettivologa ma mi risultano studi epidemiologici ampi e disponibili nella letteratura scientifica ad hoc.
Dati epidemiologici che scarseggiano nei disturbi psicologici e psichiatrici, difficili da raccogliere. Così come effetti collaterali delle terapie non solo farmacologiche.
Scusate ma stamattina l’anima medica mi ha sollecitato.. buon lavoro
Carla Barile

Re: Autismo e vaccini

da Giancarlo Dimaggio » 24 mar 2025, 15:56

Io stanco insieme a Renato. Devo dire che la svolta socio politica parascientifica di queste ultimi argomenti la trovo noiosissima. Sono già sufficienti le sezioni commenti di Facebook e Instagram. E se devo leggere di vaccini mi vado a seguire Burioni e Guido Silvestri e i vari medici competenti, non certo questo giro di mail.

Giancarlo

Re: Autismo e vaccini

da Renato Proietti » 23 mar 2025, 23:27

Ragazz*, non scherziamo.
Va benissimo, in linea di principio, quello che hanno scritto Furio, Angelo e tanti altri ma mi sento più in linea con Giancarlo... qui non si tratta di ricerca in qualche modo fondata. Qui isiamo davanti al classico esempio di bugia che raccontata cento volte diventa verità. Perfino l'autore del lavoro capostipite su Lancet ha sconfessato i suoi stessi dati... ma ancora stiamo a discutere? Continuiamo a fare scienza, lasciamo ai vari Trump in circolazione la libertà di farsi propaganda e magari chiediamogli una cosa: ma vista la diffuione delle vaccinazioni, cos'è che detewrmina una così bassa percentuale di autismo?

Scusate, ma dover leggere mail e mail su un argomento di questo genere alla fine stanca... se volete, facciamo uno studio su larga scala su quanti si stancano?

Renato

Re: Autismo e vaccini

da angelo maria inverso » 22 mar 2025, 11:24

Carissimi colleghi, salute
Il discorso si sta spostando su un tema di grande importanza, ossia il rapporto di causa-effetto tra un intervento medico e l'insorgenza di condizioni patologiche temporalmente correlate all'intervento stesso. Il nostro autorevole collega Sibilia ci invita a ragionare sul tema, perciò vorrei dire una parola ancora.
Naturalmente ci sono i manuali a cui attingere per approfondire il tema generale della rapporto di causalità in medicina, che moltissimi di voi o anche tutti voi avete studiato (i medici sicuramente lo hanno trovato nell'esame di medicina legale), ma qui si tratta di un tema specifico.
La domanda è: la vaccinazione è una possibile o probabile causa di autismo, in specifico di quella che si evidenzia dopo una fase di sviluppo apparentemente normale?
Una risposta certa a questa domanda è semplicemente, allo stato dei fatti, impossibile.
Questo per almeno quattro motivi (tra quelli che io riesco reperire tra le mie conoscenze)
  • L'autismo è stato estromesso da una diagnosi categoriale per essere inserito in una dimensionale. Semplificando alla grande: siamo tutti in vario grado autistici e la diagnosi dipende da quanto sia grande l'intensità con cui si manifestano le sue caratteristiche sintomatologiche nel singolo soggetto. Quali sono i soggetti che si devono selezionare nell'indagine epidemiologica? quale intensità di sintomi si dovrà considerare come soglia? Etc (Criterio della consistenza dell’osservazione)
  • Esistono effetti avversi dei vaccini, sia pur rari, tra di essi le encefaliti.(Criterio della plausibilità biologica)
  • Anche laddove si superasse la prima difficoltà , l'indagine statistica non potrebbe dare che risultati statistici e questa ci può dare una certa probabilità che difficilmente si avvicinerebbero al 100%. Noi usualmente ci rifacciamo alla significatività statistica, ma questa non potrà mai dirci se nel singolo caso la regressione di mio figlio non sia dovuta alla vaccinazione. (criterio della forza dell’associazione)
  • Esiste in tutti casi complessi la presenza di fattori confondenti. Il giudizio sulla influenza di tali fattori è affidato a ragionamenti deduttivi che non necessariamente sono condivisibili. Ad esempio negli studi sull'influenza di fattori ambientali tra cui trascuratezza, maltrattamento, abuso nella eziologia dell'ADHD molti studiosi , dopo averne constatato la frequentissima presenza, si astengono dal suggerire un rapporto di causa - effetto per "la presenza di fattori confondenti" e preferiscono demandare la risposta a " successive più ampie e approfondite valutazioni". Praticamente a mai più
Il problema potrebbe essere confinato all'interno della comune indagine scientifica se non fosse che le vaccinazioni sono obbligatorie ( viene meno in questo caso il principio della non obbligatorietà della cura in nome del principio della protezione collettiva. Di come si pone spesso il conflitto tra principi etici abbiamo già parlato). Viene meno anche la possibilità del medico di sconsigliare la vaccinazione o di esprimersi in generale in modo contrario ad esse in qualche singolo caso in quanto egli sarebbe assoggettato a misure disciplinari previste dal codice deontologico.
In conclusione, per quanto riguarda noi: meglio studiare i fenomeni controversi. Meglio avere consapevolezza della dimensione della nostra ignoranza e dei limiti che i nostri sistemi di indagine contengono in sè.
State bene.
Angelo Inverso

Re: Autismo e vaccini

da lucio.sibilia » 21 mar 2025, 09:51

Gent. Laura Ferrari,
che la semplice associazione non basti a determinare il nesso di causalità è ovvio e ben risaputo.
Circolano tante sciocchezze in rete, ma non per questo si può dedurre che si tratti SEMPRE di sciocchezze!
Si tratta, come molti sanno, di "ipergeneralizzazione"
Lucio Sibilia

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